Napoli, due agguati in poche ore durante la notte: indagini in corso

Non si raffreddano “le canne” della camorra a Napoli: due ferimenti nella serata di ieri nel giro di poche ore. Il primo ha visto come vittima un 32enne di “Soccavo”, D. M., centrato poco prima della mezzanotte da un colpo di pistola ad una gamba in una traversa vicina al luogo dell’agguato costato la vita pochi giorni fa al 21enne Renato Di Giovanni.

L’uomo nonostante la ferita alla coscia sarebbe riuscito a raggiungere l’ospedale “San Paolo” con mezzi propri: sottoposto dai medici ad intervento chirurgico non sarebbe comunque in pericolo di vita. Sull’accaduto avviate immediatamente le indagini da parte della polizia che starebbe visionando i filmati delle telecamere di sorveglianza installate nella zona per identificare i sicari e ricostruire l’esatta dinamica dei fatti.

Al momento non si escluderebbe la pista del regolamento di conti tra clan del posto, forse un avvertimento o la ritorsione per uno sgarro al sistema da parte del 32enne. Sempre allo stesso orario un 58enne, G. B. è stato gambizzato mentre transitava in corso Arnaldo Lucci nel quartiere “Mercato”.

L’uomo è stato soccorso e trasportato all’ospedale “Loreto Mare” dove i medici hanno riscontrato un foro di entrata e uscita alla gamba sinistra, circostanza fortuita che ha evitato ai sanitari di dover intervenire chirurgicamente. Il 58enne è stato giudicato guaribile in quindici giorni.

Ancora sconosciuto il movente del ferimento che sarebbe comunque di chiaro stampo camorristico. Due avvertimenti nel giro di poche ore, due segnali inequivocabili di come la camorra non abbassi il tiro sulla città continuando a sparare ovunque sul territorio a e qualsiasi ora del giorno. Secondo “radio mala” i clan new generation avrebbero veramente poco da perdere: da qui la ferocia operativa e la sfrontatezza nei confronti delle forze dell’ordine, contro le quali in più occasioni è stato aperto il fuoco con incredibile naturalezza.

Fanatici e spesso cocainomani consumati a discapito della giovane età i baby ras si ispirerebbero a fiction televisive come Gomorra che, al di la delle discussioni mediatiche nei salotti della Napoli in, altro effetto non hanno sortito che rendere ancora più “gasati e arrivisti” i giovanissimi figli di quartieri dove lo Stato fatica da sempre ad entrare.

Questo un dato che dovrebbe far riflettere e molto: abbiamo effettuato un sondaggio nel centro storico di Napoli e a “Fuorigrotta” tra gli adolescenti riscontrando come l’80% degli intervistati conoscesse a mena dito la fiction Gomorra, i nomi dei protagonisti e persino alcune battute ignorando al contrario il nome dell’attuale presidente della Repubblica e del governatore della Campania (solo per fare un esempio). Ogni altra considerazione da parte nostra sarebbe a questo punto veramente superflua.

Alfonso Maria Liguori

Donazione sostieni il Gazzettino Vesuviano
Condividi
PrecedenteNapoli, sparatoria al mercato: arrestato il quinto responsabile. E’ un boss della camorra
SuccessivoNapoli, ecco il movimento politico “Dema”: Guardiamo oltre i confini campani”
Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.