Con un “bye bye Gabbia”, il Napoli chiude la sessione di mercato

Il mercato del Napoli si chiude com’era prevedibile senza fuochi d’artificio; l’acquisto di Pavoletti, la prima punta vecchio stampo tanto reclamata nei mesi precedenti, è stata finanziata dall’inevitabile cessione di Gabbiadini al Southempton per 17 milioni di euro oltre a 4 milioni di bonus di cui tre facilmente raggiungibili. Ennesima plusvalenza per il Napoli che ha pagato due anni fa il cartellino di Gabbiadini 14 milioni di euro.

A dire il vero, c’è un po’ di amaro in bocca in casa Napoli per questa cessione perché il calciatore ha sempre avuto una grossa considerazione da tutto l’ambiente partenopeo, ma per caratteristiche tecniche e fisiche, era difficilmente inquadrabile nel rigido scacchiere tattico di Sarri, inoltre, si puntava, in caso di cessione, ad una plusvalenza superiore visto che in estate fu recapitata un’offerta da 28 milioni di euro da parte del Wolfsburg.

Durante il periodo autunnale, fino a gennaio, il calciatore bergamasco si è deprezzato per le molte prestazioni incolore, inoltre, nonostante l’infortunio di Milik, la sua presenza nell’undici titolare era stata messa in discussione dall’esplosione di Mertens come prima punta e dal successivo acquisto di Pavoletti.

Gabbiadini, col passar dei mesi, vedeva il suo spazio ridursi sempre di più e in un contesto del genere, era palese anche per le altre squadre che il calciatore bergamasco era diventato un esubero, motivo per il quale, nessun club si era spinto oltre i 20 milioni.

Il tentativo di De Laurentiis di scatenare un’asta attorno al calciatore, non è andato in porto ed il gioco del procuratore Valcareggi che ha offerto il calciatore a destra e a manca non ha certo giocato a favore del Napoli che era anche intenzionato a tenerselo per altri 4 mesi prima del mercato estivo ma la volontà del giocatore di cambiare aria è stata determinante e De Laurentiis non ha fatto altro che accontentare le richieste di un giocatore che nel bene e nel male, si è sempre comportato da professionista serio ed affidabile, inoltre, la media gol/ minuti giocati è dalla sua parte: 79 partite, 25 gol, 3119 minuti giocati con la maglia del Napoli: 1 gol ogni 124 minuti, ovvero un gol ogni partita e mezzo.

Furio Valcareggi, procuratore non solo di Gabbiadini ma anche di Giaccherini, avrebbe voluto il trasferimento anche di quest’ultimo ma in questo caso il Napoli ha fatto muro per non dover ricorrere in questa finestra di mercato all’acquisto di un’ala che sarà comunque ingaggiata nella prossima finestra di calciomercato. Su Giaccherini c’era sia la Roma che il Milan che si è fatto avanti dopo l’infortunio di Bonaventura; la società rossonera aveva proposto il prestito gratuito ed il Napoli ovviamente ad una simile offerta ha risposto picche.

Nell’ultimo giorno di mercato è stato ceduto a titolo definitivo anche El Kaddouri per 1,5 milioni di euro all’Empoli; il calciatore belga-marocchino è un ottimo elemento ma  difficilmente inquadrabile nel Napoli di Sarri essendo in prevalenza un trequartista nonostante abbia giocato anche nel Torino di Ventura come mezz’ala in un 3-5-2.

Vedere calciatori come Giaccherini, Gabbiadini ed El Kaddouri, non trovare il dovuto spazio, può essere considerato un dato positivo, infatti, ciò dimostra che il livello qualitativo della rosa del Napoli è salito così tanto da limitare lo spazio a quelli che comunque sono da considerare degli ottimi calciatori e questo può far ben sperare anche per il futuro.

A proposito di futuro, il lavoro di Giuntoli, si è focalizzato anche sulla Primavera del Napoli notevolmente migliorata in termini di prestazioni quest’anno. Lasicki, Contini, Negro e Roberto Insigne, sono stati mandati in prestito per fare le ossa nelle serie inferiori mentre sono stati ingaggiati sempre per la Primavera, giovani di prospettiva; oltre agli acquisti già noti di Leandrinho e Zerbin, nelle ultime ore di mercato il Napoli ha preso con la formula del prestito con diritto di riscatto, Delly del Prato, uno stopper centrale che ricorda vagamente Varanne del Real Madrid; se son rose fioriranno.

Alessandro Di Napoli

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