Giugliano, fucile da caccia in un borsone: forse usato per agguati di camorra

Ieri mattina gli agenti del commissariato di polizia “Giugliano-Villaricca” hanno sequestrato un fucile da caccia rinvenuto da un cittadino all’interno di un borsone lasciato nei pressi di un bocciodromo in via I Maggio. Ritrovate all’interno del sacco anche alcune cartucce per lo stesso fucile.

L’arma sarà inviata alla sezione competente della polizia per gli accertamenti di rito al fine di stabilire se la stessa possa essere stata utilizzata in recenti agguati di camorra. Una settimana particolarmente proficua per gli agenti del commissariato Ps di Giugliano che nel corso di controlli straordinari del territorio per la prevenzione e repressione dei reati, operando mediante posti di controllo nelle arterie più importanti del centro cittadino, hanno ottenuto i seguenti risultati.

Identificate 288 persone, controllati 149 veicoli, elevate 13 contravvenzioni al CdS, effettuate 10 perquisizioni, 74 controlli ad arrestati domiciliari, sorvegliati speciali e sottoposti a misure alternative. Inoltre denunciate in stato di libertà per furto aggravato 2 donne, T. A. e N. R., entrambe classe 1999 e residenti a Qualiano, arrestato un cittadino di etnia rom, H. I. nato a Berlino, classe 1997 e domiciliato in Giugliano, per furto aggravato e resistenza a pubblico ufficiale.

Infine i poliziotti hanno proceduto all’esecuzione dell’ordinanza di aggravamento della misura di divieto di avvicinamento commutata in detenzione ai domiciliari emessa il 27 gennaio scorso dal Tribunale di Napoli per reato di stalking nei confronti di T. G. residente a Napoli.

I residenti hanno particolarmente apprezzato l’impegno degli agenti già in passato meritevoli di plauso da parte della comunità per la professionalità profusa in campo in difesa della pubblica sicurezza.

Un segnale importante per chi non ha mai smesso di credere nelle istituzioni e nella Sovranità della Repubblica: un duro colpo per chi si illude di potersi sostituire allo Stato restando impunito.

Alfonso Maria Liguori

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Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.