“È con sofferenza che, dopo la mostra, rimanderemo indietro questi magnifici dipinti”. Così il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, intervenuto nel corso della presentazione della mostra dei quadri di Vincent Van Gogh che per venti giorni, a partire da domani 7 febbraio e fino al 26 febbraio 2016, saranno esposti al Museo e Real Bosco di Capodimonte a Napoli.
Alla cerimonia hanno partecipato rappresentanti delle autorità olandesi ed italiane, vertici delle forze dell’ordine e magistratura. I dipinti furono rubati quattordici anni fa dal “Van Gogh Museum” di Amsterdam da due malviventi e ritrovati in Italia in un covo della camorra nel settembre 2016 grazie al lavoro della guardia di finanza e della Direzione Distrettuale Antimafia (Dda) di Napoli.
Il ritrovamento è avvenuto nell’ambito di un’inchiesta sul narcotraffico internazionale e in particolare sul business della cocaina messo in piedi da Raffaele Imperiale, recentemente condannato e latitante a Dubai, e Mario Cerrone, arrestato lo scorso anno. Proprio dalle dichiarazioni di Cerrone si è giunti ai quadri che si trovavano nell’abitazione dei genitori di Imperiale al rione “Annunziatella” nella periferia di Castellammare.
“Napoli e la Campania hanno mandato un messaggio straordinario per quanto riguarda la legalità. – ha continuato il governatore De Luca – Qualcuno tempo fa ha cercato di convincerci che la camorra, la criminalità fosse un dato fisiologico di grandi città come Napoli. Noi non ci abbiamo mai creduto. La camorra deve essere sconfitta”.
“La nostra collaborazione deve continuare. – hanno affermato i vertici delle forze dell’ordine olandesi – Ad Amsterdam abbiamo registrato infiltrazioni, presenza della camorra e di latitanti. Nel lavoro con la guardia di finanza siamo stati colpiti dalla determinazione con cui i militari lavorano. La lotta non è finita ma oggi celebriamo una grande vittoria contro la camorra.
La criminalità ha spiccato il volo ed oltre agli stupefacenti si sta specializzando nel traffico di esseri umani e cybercrimine. Questa indagine, però, dimostra che non solo i criminali vengono arrestati ma vengono sottratti loro anche i beni accumulati. Ci rivolgiamo ai musei: state attenti alla sicurezza, voi conservate la nostra eredità”.
“Nelle prime ore del mattino del 7 dicembre 2002 i ladri ruppero una finestra e si impossessarono di due dipinti. – ha commentato Axel Ruger, direttore del Museo Van Gogh – Fu giorno più buio della storia del museo. Da quel momento scomparve qualsiasi traccia dei quadri.
È per questo che non possiamo che definire miracolosa la telefonata che nel 2016 ci hanno fatto le autorità italiane che invitavano il Museo ad esaminare le opere recuperate. Prima del loro viaggio di ritorno siamo lieti che questi dipinti siano presentati qui a Capodimonte, nella regione dove sono stati ritrovati come gesto di immensa gratitudine”.
“Con la riconsegna dei due Van Gogh dal Museo di Amsterdam, ma che saranno per venti giorni in esposizione nel nostro straordinario Museo di Capodimonte, ha vinto lo Stato mentre hanno perso la camorra ed il narcotraffico ma, soprattutto ha vinto la bravura di che ha reso possibile tutto ciò. Oggi a Napoli si è scritta un’importante pagina di legalità e bellezza che continuerà con le visite guidate per i ragazzi della Sanità promosse dalla Regione Campania e dal presidente Vincenzo De Luca”.
Sono le parole del depuato Pd e componente della Commissione Antimafia, Massimiliano Manfredi oggi presente al Museo di Capodimonte. “La mafia e la camorra usano beni rifiugio di grande valore – ha spiegato Manfredi – per due motivi: come garanzia economica per il trasferimento di grosse partite di coca e come segno di ostentazione e di potere”.
“Un ringraziamento – ha concluso Manfredi – va a Procura, guardia di finanza e polizia per il grande lavoro di sinergia nazionale ed internazionale che rende onore a Napoli e all’Italia”.
I dipinti saranno esposti al secondo piano del museo accanto alla Sala del Caravaggio fino al 26 febbraio 2017: si tratta di “Una congregazione lascia la chiesa riformata di Nuenen” (1884-1885) e “Spiaggia di Scheveningen prima di una tempesta” (1882), opere fondamentali per la comprensione della prima stagione pittorica dell’artista.
L’esposizione dei quadri prima del loro rientro in Olanda è promossa dal ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, dal Museo e Real Bosco di Capodimonte e finanziata dalla Regione Campania. Il progetto è attuato dalla Scabec Spa. Organizzazione e catalogo Electa.
Il Museo e Real Bosco di Capodimonte è aperto tutti i giorni tranne il mercoledì dalle 8.30 alle 19.30 (ultimo ingresso alle 18.30).
Francesco Ferrigno