Gli uomini del Nucleo Operativo della Polizia Penitenziaria di Secondigliano, nella mattinata di ieri hanno arrestato Rosaria Birra, di 30 anni, che da diversi giorni era riuscita a sottrarsi alla cattura rifugiandosi in un appartamento del rione popolare di via E. Torricelli a Pianura.
L’arresto è avvenuto in esecuzione di un’ordinanza di carcerazione emessa dall’Ufficio esecuzioni della Procura di Napoli per rapina ed evasione dagli arresti domiciliari.
La donna nel luglio 2014, all’epoca 27enne ed in stato di gravidanza, si era resa responsabile di una rapina all’interno di un centro ippico in via Montagna Spaccata, in concorso con un pregiudicato, Amedeo Morra di 57 anni, minacciando con un coltello un vigilante che li aveva sorpresi a rubare. Successivamente sottoposta agli arresti domiciliari la Birra si era resa responsabile di diverse evasioni.
La donna si nascondeva in casa dello stesso Amedeo Morra. Nel momento dell’irruzione dei poliziotti, ha tentato inutilmente di camuffarsi avvolgendosi dentro una coperta distesa sul divano e per lei si sono aperte le porte del carcere di Pozzuoli dove sconterà una condanna di circa tre anni di reclusione.
Nel corso dell’operazione è stato denunciato anche, per favoreggiamento personale e violazione degli obblighi, lo stesso Amedeo Morra, pluripregiudicato sottoposto alla misura della sorveglianza speciale e già noto alle forze dell’ordine, occupante l’abitazione in cui è stata sorpresa la ricercata e presente al momento dell’ irruzione dei poliziotti penitenziari. Quest’ultimo, coeso all’organizzazione cutoliana, aveva già scontato circa 30 anni di carcere, coinvolto, tra l’altro, negli assasinii e ferimenti compiuti la sera del 23 novembre del 1980 all’interno del carcere di Poggioreale dopo il sisma che provocò panico e trambusto fra i detenuti.