La Questura di Napoli ha vietato il corteo del 9 febbraio ai sindacati Unsa e Flp, rappresentanti dei lavoratori della Soprintendenza speciale di Pompei, che avevano già rinunciato all’assemblea.
L’autorizzazione era stata chiesta dai segretari Antonio Pepe (Unsa) e Nicola Mascolo (Flp) per manifestare con un corteo e dei presidi sindacali davanti a ogni ingresso degli Scavi, nella giornata in cui è annunciata la visita del Commissario Europeo Corina Cretu, e il ministro Franceschini.
La Questura ha consentito ai lavoratori un solo presidio in piazza Esedra, davanti ai cancelli di Porta Marina inferiore.
“Stavamo organizzando una contro manifestazione a favore del Soprintendente Osanna – raccontano il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli e Gianni Simioli della radiazza – a cui avevano aderito già trecento persone per dimostrargli che la protesta dei Sindacati era strumentale e non condivisa dai cittadini campani.
A questo punto anche noi non scenderemo in piazza. Questa vicenda resta però a nostro avviso una delle più buie della recente storia sindacale e allontana sempre di più a nostro avviso i lavoratori dalle sigle sindacali che sembrano difendere sopratutto privilegi e rendite di posizione a nostro avviso oramai inaccettabili”