Sentita protesta delle mamme che danno vita al comitato “Vittime della Terra dei Fuochi” ieri davanti alla Prefettura di Napoli mentre era in corso una riunione su “Bagnoli” con il Ministro Claudio De Vincenti.
Agghiacciante la testimonianza resa in lacrime dalle donne: negli ultimi venti giorni nei Comuni della Terra dei Fuochi otto bambini, di età compresa tra i 7 e gli 11 anni, sono deceduti in seguito a patologie oncologiche devastanti.
“I nostri bimbi non riposeranno mai in pace. – hanno esclamato le attiviste del comitato – Per loro non c’è giustizia”. Parole forti che evidenziano realtà drammatiche già descritte in una denuncia presentata dall’Istituto Superiore di Sanità (Iss) nel 2016.
Nel documento si parlava chiaramente di un eccesso di tumori tra i bambini residenti nella Terra dei Fuochi già all’età di un anno. Un dato sconcertante contenuto nell’ultimo aggiornamento del progetto “Sentieri (Studio Epidemiologico Nazionale dei Territori e degli Insediamenti Esposti a Rischio da Inquinamento) per i cinquantacinque Comuni della Terra dei Fuochi (trentadue della Provincia di Napoli e ventitré della Provincia di Caserta) e redatto sempre dall’Iss.
In queste zone secondo studi approfonditi si muore di più, si ricorre in modo maggiore al ricovero ospedaliero e si contraggono patologie oncologiche in percentuale altissima. Il dramma è che ad essere principalmente colpiti sono proprio i bambini dall’età di 1 anno. Una tragedia senza fine causata dall’ingordigia di camorristi senza scrupoli, politici e amministratori corrotti pronti a tutto pur di arricchirsi sulla salute della gente.
Scioccanti le rivelazioni del pentito Carmine Schiavone, deceduto nel 2015 in seguito ad un infarto nella sua casa nel viterbese, che descrisse con estrema precisione le tecniche usate per sotterrare enormi quantità di rifiuti tossici, il giro d’affari che vi ruotava intorno e gli insospettabili coinvolti in questo business di morte.
Una questione quella della Terra dei Fuochi sulla quale si sono espressi in tanti, membri illustri delle istituzioni e rappresentati di associazioni impegnate sul territorio. Lo stesso primo cittadino di Napoli aveva più volte preso parte a manifestazioni in favore della bonifica della Terra dei Fuochi ricevendo in alcuni casi anche critiche mirate.
“Riteniamo fuori luogo – aveva precisato il comitato ‘Stop Biocidio’ – la partecipazione di Luigi de Magistris viste le ambiguità dell’amministrazione rispetto alla questione inceneritore e considerata la preoccupante gestione, ad esempio, della raccolta differenziata”.
A nostro umile avviso si tratta del più chiaro esempio di come gli interessi economici prevalgano su tutto, del livello di collusione e corruzione presente nelle istituzioni e del tasso di ignoranza ancora altissimo che si registra in certe zone.
Perché solo un’analfabeta incosciente e cinico consente che si occultino sotto il terreno di sua proprietà veleni di ogni genere condannando ad atroci sofferenze e quindi a morte i suoi stessi familiari. Si muova lo Stato e lo faccia una volta per tutte o ci sembrerà di unirci al coro inutile e retorico di chi parla, parla senza che poi tali esternazioni sortiscano il sia pur minimo effetto.
Nel rispetto di chi non è più o lotta per la vita avvelenato dalla follia di criminali senza scrupoli non aggiungiamo altro: possa Dio, per chi è credente, toccare la coscienza di certa gente che altrimenti avrà veramente tanto, un giorno, di cui dare conto.
Alfonso Maria Liguori