A seguito del rifiuto di consegnare la somma di 1600 euro, gli uomini aggredivano il titolare con mazze, pugni e bottiglie di vetro, distruggendo suppellettili ed arredi del locale e scatenando il panico tra i clienti presenti che si davano alla fuga atterriti.
Gli investigatori attivavano le opportune fonti al fine di cristallizzare gli eventi e capirne la dinamica.
Tre dei quattro autori dell’aggressione sono stati arrestati nella prima mattinata di oggi 8 febbraio sulla base della disposizione impartita dal sostituto procuratore di Torre Annunziata, Barbara Aprea.
Quella che fu una vera e propria “spedizione punitiva” era stata effettuata al fine di mettere pressione sull’esercente in modo da estorcergli la cospicua tangente. Il titolare del locale dichiarò ai poliziotti di non conoscere gli estorsori.
Ma le indagini del Commissariato di Pompei, guidato dal vicequestore aggiunto Angelo Raffaele Lamanna, hanno portato allo sviluppo risolutivo di oggi con l’identificazione dei responsabili, chiarendo allo stesso tempo i motivi scatenanti del fatto criminoso.
La gestione del bar era stata avviata in società con una donna, moglie di Pasquale Russo. Lo stesso Russo che era detenuto, appena uscito dal carcere voleva imporre il versamento mensile della forte tangente di 1.600 euro, una sorta di buonuscita dall’attività commerciale per la moglie.