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“Torre Annunziata, città vesuviana”: l’obiettivo di Enzo Ascione, candidato del Pd alle primarie

Si è tenuta stamattina la conferenza stampa del Partito Democratico presso il circolo “Di Sarno” di Torre Annunziata per la presentazione di Enzo Ascione, il candidato alle primarie del centrosinistra in quota democrat.

Dopo aver stabilito il 19 febbraio come data per la celebrazione delle votazioni a Torre Annunziata, c’è stato il rinvio al 26 febbraio. Lo spostamento, attribuito ai dissidi interni che hanno reso difficile la scelta del candidato e negati dalla dirigenza, sarebbe stato invece dovuto, così come ribadito oggi, a “questioni tecniche”.

Non è mancato l’intervento di Lello Ricciardi, inizialmente indicato da molti come il candidato del Pd che si è fatto da parte “per senso di responsabilità”, come ha precisato Luigi Ammendola. Per Ricciardi le primarie, che ha voluto con determinazione “anche in dissenso con altri amici del Partito Democratico”, sono uno strumento fondamentale per la “legittimazione politica e popolare” del candidato alla poltrona di primo cittadino di Torre Annunziata.

Nulla ha potuto rispetto alla determinazione di Ascione a candidarsi. Nemmeno le riunioni con gli esponenti regionali del partito sono servite nella scelta di un unico nome. Già nel settembre 2014 Ricciardi venne individuato come candidato, Ascione solo successivamente. La candidatura di entrambi avrebbe aumentato le possibilità di vittoria degli avversari politici.

Il sindaco Giosuè Starita ha ritenuto che “contro i populismi” una figura come Ascione, connotata dal valore della politica e dalla conoscenza della macchina amministrativa, è necessaria. Si sente il bisogno di una politica sana, basata su legalità e trasparenza “in continuità con il governo uscente”, affinché i progetti avviati siano portati a conclusione. “Ci ho provato. Una serie di persone mi hanno accompagnato”, “quante?”, chiede il possibile successore; “troppe”, la risposta perentoria del sindaco uscente.

Gli ha fatto eco il neocandidato, ottimista per la compattezza del partito nel sostenerlo, nella speranza che, al governo della città sarà lo stesso. La prima condizione per amministrare Torre Annunziata e per realizzare i programmi è infatti la “complessiva stabilità”.

“Alla base degli obiettivi di crescita c’è la visione di una ‘città vesuviana’, ossia inserita in un contesto territoriale preciso. – ha detto Ascione – Negli ultimi anni la crisi economica mondiale ha colpito un’area già profondamente provata dalla camorra e dal forte degrado sociale. Inoltre, come se non bastasse l’ultimo patto di stabilità ha limitato di molto la capacità di spesa. Durante il prossimo quinquennio, qualora venissi eletto, darò innanzitutto risposte di carattere sociale ai più deboli, cercando anche di attrarre i giovani torresi che ad oggi hanno le uniche opportunità fuori dal territorio vesuviano”.

L’assessore Michele Pagano, insieme a Mimmo Roviello e a Orgoglio Campano, Cittadini per Torre e Oplontis, sosterrà con lealtà il candidato vincitore insieme al Pd. “Tutti sosterranno lealmente questa battaglia, chiunque vinca per dare continuità ai progetti. Inoltre il regolamento per le primarie, per evitare problemi come avvenuto nelle altre città, è stato migliorato; dunque, voteranno solo gli aventi diritto, sono esclusi minorenni ed extracomunitari”.

Roberta Miele

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