Real Madrid Napoli è stata considerata da molti come la sfida del secolo per il Napoli di Sarri ed in città non si fa altro che parlare di questa super sfida che contrappone gli attuali Campioni del Mondo per club e detentori dell’ultima Champions, contro una squadra, il Napoli, risorta dopo le ceneri del fallimento, fortemente in crescita anno dopo anno; una squadra che può essere considerata ormai matura per sfide di cartello come queste.
Entrambe le squadre si affronteranno col 4-3-3; il Real Madrid giocherà con Navas in porta, i due centrali di difesa saranno come al solito Pepe e Sergio Ramos mentre i due terzini saranno Marcelo e Carvajal. A centrocampo giocherà Modric che ha recuperato dall’infortunio ma non sarà al top, mentre di consuetudine Kroos e Caseimiro completeranno il reparto di metà campo. In attacco, pesa l’assenza di Bale che salvo miracoli non sarà del match, al suo posto giocherà Lucas Vazquez che è da considerarsi come un titolare aggiunto; sulla parte sinistra dell’attacco giocherà Cristiano Ronaldo mentre Benzema giocherà da prima punta.
Per il Napoli, giocherà Reina in porta, solita linea difensiva composta da Ghoulam, Albiol Koulibaly e Hysaj. A centrocampo giocheranno i titolarissimi della scorsa stagione, dunque Hamsik, Allan e Jorginho in cabina di regia con Diawara e Zielinski pronti a subentrare a partita in corso.
In attacco, Callejon sulla destra, Insigne sulla sinistra e Mertens inamovibile come prima punta nonostante i recuperi di Pavoetti e Milik che ad ogni modo non sono ancora al 100% della condizione fisica.
Tante inside in questa sfida per il Napoli; giocare al Bernabeu può far tremare le gambe anche ai giocatori più navigati.
Sui calci d’angolo, occhio a Sergio Ramos, formidabile di testa, mentre risulta superfluo parlare di Cristiano Ronaldo, pericolo numero uno per gli azzurri nonostante questo non è da considerarsi come il momento migliore della sua carriera dal punto di vista individuale anche se nell’ultimo match contro l’Osasuna ha segnato la sua 14esima rete in Liga. La squadra madrilena pare non aver punti deboli anche se nell’ultimo mese è da riscontrare una minore solidità difensiva, infatti, nelle ultime sette gare i blancos hanno subito ben undici gol ed il Napoli potrebbe approfittarne.
L’abitudine ad affrontare match di cartello in Champions è tutta dalla parte dei giocatori del Real Madrid; per la squadra di Zidane parlano i numeri, nelle ultime 33 partite casalinghe di Champions League, i blancos hanno vinto 28 volte, pareggiato 4 e perso solo una volta agli ottavi di finale di due anni fa quando lo Shalke 04 si impose al Bernabeu per quattro reti a tre; risultato che non permise ai tedeschi di passare il turno visto che all’andata i galacticos si imposero in Germania per due reti a zero.
Il Napoli arriva a Madrid con un’ottima condizione fisica, lo stesso non vale per il Real che dal canto suo ha però uomini che pur non essendo al 100%, sono capaci di capovolgere i destini di un match praticamente da soli. La mancanza di Bale e la scarsa forma di Modric possono essere considerate delle ottime notizie per il Napoli.
La partita di domani è difficilmente decifrabile, è una partita da tripla, aspettiamoci di tutto, il divertimento è assicurato
Il Napoli può avere il vantaggio di giocarsela come un outsider, dunque con la mente sgombra e senza l’assillo di vincere a tutti i costi, anzi, uscire dal fortino del Bernabeu con un pareggio sarebbe già un grandissimo risultato.
La squadra partenopea arriva nella capitale spagnola da perfetta sconosciuta; sono in pochi ad aver visto il Napoli giocare e da Madrid non c’è una grande aspettativa per questa partita, anzi, si è convinti che il risultato a favore dei blancos sia piuttosto scontato, ma questa convinzione non nasce dalla conoscenza effettiva della squadra di Sarri, bensì dall’idea che il Real è la squadra più forte al mondo mentre il Napoli è da considerarsi come la cenerentola della Champions League, ma le partite devono prima essere giocate ed il Napoli non ha alcuna intenzione di uscire dalla Champions senza aver prima combattuto.
Alessandro Di Napoli