Dopo anni e anni di processi, arriva finalmente l’assoluzione dall’accusa di frode sportiva per il presidente della Juve Stabia Franco Manniello. L’accusa, infatti, aveva individuato in Manniello l’artefice della combine fra la compagine di Castellammare e quella del Sorrento in un match valevole per il campionato di “Serie C” (nel 2009).
Per questa partita, la Juve Stabia, nel suo primo anno di cadetteria (nel 2011), ricevette addirittura una penalizzazione di ben 9 punti (poi ridotti a 5). Nel processo che vide coinvolti anche alcuni giocatori e dirigenti, fu coinvolto anche il Presidente il quale dopo otto anni è riuscito a manifestare la sua innocenza.
Il match in questione, terminato per 1-0 per la Juve Stabia con gol di Mineo dopo una papera del portiere sorrentino, è stato attenzionato anche dall’Antimafia per possibili collegamenti con l’inchiesta “Golden Gol” che portò alla chiusura nel territorio di Castellammare e Gragnano di numerose agenzie di scommesse gestite illegalmente dai Di Martino in collaborazione con i D’Alessandro.
Tuttavia, questa mattina è arrivata finalmente l’assoluzione per Manniello che da sempre si era dimostrato estraneo ai fatti. Il giudice del Tribunale di Torre Annunziata, prima sezione penale, Maura Laura Ciollaro, ha espresso la sentenza che prevedere l’assoluzione “per non aver commesso il fatto”.
Una nota positiva in casa Juve Stabia dopo l’inizio drammatico dal punto di vista sportivo del nuovo anno. La squadra arranca in classifica e sembra aver detto addio al sogno chiamato “Serie B”. Da oggi in poi, comunque, Manniello potrà concentrarsi solamente sulla sua squadra e archiviare questa brutta faccenda che lo aveva coinvolto in passato.
Gennaro Esposito