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Il rampollo dei Gionta si consegna in carcere per scontare cinque anni di pena

A 19 anni si consegna in carcere per scontare cinque anni di pena. L.D.A., ritenuto un rampollo del clan Gionta, è stato condannato a sette anni di reclusione in via definitiva, di cui due già scontati, per spaccio e traffico di droga e detenzione di armi per fatti risalenti al periodo tra il 2012 e il 2014.

Nel 2013 a Torre Annunziata si assistette ad una faida tra il clan Gionta e i Gallo-Pisielli che vide il coinvolgimento anche di minorenni, in sostituzione dei padri in galera. Il 16 febbraio dello stesso anno, per l’accusa, in quattro si scontrarono a colpi d’arma da fuoco.

L’unica conseguenza fu il danneggiamento di alcune auto.

In primo grado era stato condannato a otto anni, diventati sette in Appello per l’esclusione dell’aggravante di camorra; invece sua sorella, G.D.A., di 22 anni, dovrà scontare tre anni di carcere. Infine, R.G., figlio di un soggetto ritenuto affiliato Ai Gallo-Pisielli, è stato condannato a due anni.

Dopo la sentenza, il ragazzo, non ha atteso l’ordine di carcerazione dei carabinieri della Compagnia di Torre Annunziata, guidati dal capitano Andrea Rapone e dal tenente Luca De Vito, così si è consegnato direttamente nel penitenziario per minori di Airola, nel Beneventano.

R.M.

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