Nelle campagne di Quarto, al confine con Pianura, i Carabinieri della tenenza di Quarto e del nucleo operativo e radiomobile di Pozzuoli hanno svolto attività di appostamento nell’ambito di un’indagine su alcune rapine avvenute a Pozzuoli.
Durante le operazioni di osservazione, gli uomini dell’Arma notavano il sopraggiungere un’anonima Fiat Punto: a bordo 4 soggetti, i quali però, alla vista dei carabinieri, si davano alla fuga.
Inseguiti e bloccati, venivano perquisiti e venivano trovati in possesso delle chiavi di accesso al terreno in cui stavano entrando se non fossero stati scoperti dai carabinieri.
Entrati in quel fondo, i militari vi trovano una Fiat 500 e una Citroen Saxo, entrambe oggetto di rapine avvenute a Pianura il 14 febbraio e un fucile.
I 4 venivano quindi sottoposti a fermo per ricettazione e detenzione illegale di armi e munizioni. Sono Salvatore Romano, 37 anni, Marco Battipaglia, 41 anni, Antonio Vanacore, 30 anni e Pasquale Esposito junior, 25 anni, tutti già noti per i loro precedenti con la legge e ritenuti affiliati al clan “Mele” di Pianura.
Dopo le formalità erano associati al centro penitenziario di Secondigliano e lì sono restati dopo la convalida dei fermi da parte del Gip.
Sviluppando poi le indagini connesse al fermo, i carabinieri hanno rinvenuto in un terreno terrazzato attiguo al primo, nascosti in un tubo idrico interrato a circa mezzo metro, un fucile automatico da guerra, un fucile semiautomatico a canne mozze (oggetto di furto in abitazione consumato il 12 agosto 2016 a Pozzuoli), un fucile sovrapposto a canne mozze (oggetto furto in abitazione consumato nel 2010 a Napoli), una semiautomatica con matricola abrasa e 72 cartucce di vario calibro.
Il tutto è stato sequestrato a carico dei 4 soggetti.