Nella prima mattinata di oggi i carabinieri del Comando Provinciale di La Spezia, in collaborazione con i colleghi di Napoli, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di La Spezia, su richiesta della Procura, nei confronti di cittadini italiani ritenuti a vario titolo responsabili dei reati di associazione per delinquere e truffa.
Nome in codice dell’operazione “sciacallo”: l’indagine, coordinata dal Procuratore della Repubblica di La Spezia Antonio Patrono, è partita nel giugno del 2016 in seguito a segnalazioni pervenute al 112 da parte di alcuni impiegati di un istituto di credito locale e di un testimone di una probabile truffa in atto.
A suscitare le perplessità dei dipendenti la richiesta da parte di una cliente 80enne di prelevare una somma di denaro contante di gran lunga superiore alle normali operazioni bancarie svolte dalla stessa. Ai bancari l’anziana dichiarava di dover ritirare diverse migliaia di euro in contanti per pagare la cauzione richiestale da un avvocato per conto di sua figlia coinvolta in un incidente stradale.
Grazie alle indicazioni acquisite i carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di La Spezia accertavano che si trattava di una vera e propria truffa in atto acquisendo nel contempo la querela dell’anziana donna.
D’intesa con la Procura i militari iniziavano minuziose indagini che portavano ad individuare un autonoleggio di Napoli per una serie indeterminata di “batterie” di cosiddetti trasfertisti che da Napoli si diramavano lungo tutta la Penisola per commettere truffe. Ulteriori indagini consentivano di individuare più gruppi associativi dediti alla commissione di truffe secondo un preciso modus operandi scegliendo come vittime: persone anziane, mediante il raggiro del falso avvocato e del falso carabiniere, commercianti e aziende, mediante il raggiro del falso corriere, utenti della strada, mediante il raggiro dello specchietto rotto. Un fenomeno quello delle truffe negli ultimi anni in esponenziale aumento sul territorio. In tal senso il Comando Regione dei carabinieri “Liguria” ha sensibilizzato tutti i comandi Arma dipendenti sulla necessità di potenziare al massimo il lavoro investigativo per addivenire in tempi utili all’identificazione e all’arresto di questa particolare categoria di malviventi.
In sintesi l’operazione “sciacallo” ha consentito di scoprire 35 truffe perpetrate simulandosi appartenenti alle forze dell’ordine e/o avvocati tra giugno e novembre 2016 ai danni di anziani residenti nelle province di Spezia, Genova, Savona, Imperia, Torino, Alessandria, Biella, Verbania, Firenze, Pistoia, Siena, Grosseto, Perugia, Ravenna, Bari e Foggia.
Emerse inoltre 14 truffe messe a segno tra settembre e novembre 2016 simulandosi dipendenti di spedizionieri ai danni di ditte o negozi ubicati nelle province di Milano, Brescia, Varese, Torino, Novara, Vercelli, Firenze, Pistoia e Modena.
Infine nel periodo di settembre novembre 2016 sono state commesse un numero imprecisato di truffe ai danni di utenti della strada, con lo stratagemma del falso incidente, nella provincia di Napoli e zone limitrofe. Il Gip del Tribunale di La Spezia ha disposto il sequestro preventivo di 22 veicoli nella disponibilità del sopra citato autonoleggio di Napoli. Gli indagati risulterebbero complessivamente 38 di cui 8 tratti in arresto in flagranza di reato e 7 deferiti in stato di libertà. Effettuate perquisizioni domiciliari nell’hinterland milanese sempre dai carabinieri a carico di 2 indagati in stato di libertà. Il provento dei raggiri ammonterebbe ad oltre 100 mila euro a cui si deve aggiungere un imprecisato valore di monili in oro e di preziosi. Pugno duro dell’Arma contro i signori della truffa: nei prossimi giorni le indagini potrebbero allargarsi ulteriormente coinvolgendo insospettabili fiancheggiatori dei professionisti del raggiro.
Alfonso Maria Liguori