Il giorno 8 febbraio presso la galleria d’arte PAN si è tenuta la presentazione del libro di Francesco Pinto “I giorni dell’oro” ultimo romanzo di una trilogia.
Tra gli ospiti dell’incontro anche lo scrittore Lorenzo Marone. Ad introdurre la presentazione del romanzo, Dario Colicchio, presidente dell’Associazione Livia Dumontet Onlus.
Un gruppo di studenti dell’istituto Archimede di Ponticelli hanno partecipato all’evento che rientra nell’ambito delle manifestazioni del Premio Dumontet “Incontri con l’autore”.
A parlare del libro proprio l’autore Francesco Pinto che ha presentato il romanzo con delle immagini e tanti racconti degli ori dalle Olimpiadi dal 1960 fino ai giorni nostri.
Il romanzo definito un racconto “colorato”, si chiude nell’anno 1972, con gli elicotteri delle forze speciali tedesche, racconta dell’euforia e del clima politico di quegli anni; la passione per lo sport.
Sono storie che nessuno conosce: il periodo del dopoguerra che ha caratterizzato l’esistenza di giocatori e campioni che hanno contribuito alla nostra storia. Le parole dell’autore sono accompagnate da immagini di atleti famosi che hanno fatto, appunto, la storia non solo dello sport, ma di tutta la Nazione. Racconta delle Olimpiadi che sono state la forza del Paese, ma che potrebbero servire anche oggi, non solo per il valore delle medaglie d’oro, ma anche per rivivere il clima di quel periodo, pieno di fervore fuori e dentro gli stadi.
Le numerose imprese degli atleti esaltarono la bellezza di Roma e di Napoli. Il loro splendore non è però solo vittoria e riconoscimenti, ma è anche la storia di sconfitte, spie e omicidi. Questo racconto è la vita dell’Italia per ricordarci chi eravamo e cosa siamo. Il nostro futuro può dipendere anche da questo.
Durante la presentazione sono stati letti dei punti fondamentali del libro. Alla fine Pinto si è aperto ai ragazzi dicendo: “Studiate, ottenete il massimo risultato, se un vostro professore dovesse dirvi di andare all’estero, chiedetegli il perché”.
Gli studenti dell’Istituto Archimede hanno ascoltato con molta attenzione le parole dello scrittore e, anche se non c’è stata la possibilità di intervenire in prima persona, hanno commentato tra di loro l’opera di Pinto.
Marika Miranda