Castellammare, addio “Housing Sociale”: deserto anche l’ultimo bando di gara

E’ ufficialmente naufragata la possibilità di rinascita per il quartiere “Savorito” di Castellammare di Stabia dopo che l’ultimo bando di gara per l’affidamento è andata nuovamente deserto.

Persi quindi i fondi a disposizione per la creazione di nuovi immobili nella zona nord della città dove attualmente sono presenti i famosi prefabbricati creati gli anni successivi al terremoto dell’80.

Questo progetto, molto ambizioso e utile per tutta la città di Castellammare, venne approvato durante l’amministrazione di Salvatore Vozza e dopo un primo periodo di attesa per questioni burocratiche, negli ultimi mesi sono partiti i primi bandi di gara che sono stati sempre deserti. Nessuno si è mai presentato e il progetto, così, non si realizzerà mai. E’ stata infatti pubblicata anche la delibera di “revoca” e purtroppo per molte famiglie non si avverrà mai il sogno di avere una nuova casa.

Secondo le ultime ricostruzioni, erano circa cento le famiglie che attendevano una nuova sistemazione da parte del Comune che aveva approvato questo Housing Sociale (da un costo di oltre 63 milioni di euro, 8 stanziati dal Comune di Castellammare e 13 dalla Regione Campania) ma nessun imprenditore, nel corso dei mesi, si è mai interessato della riqualificazione dell’area nord della città di Castellammare.

Niente Housing e di conseguenza niente riqualificazione: il quartiere continuerà a vivere nel degrado attuale con le amministrazioni che non riescono a porre freno al problema. Nessun imprenditore, nessuna cordata, nessuna società: tutti hanno preferito ignorare la possibilità di ridare lustro ad uno dei quartieri, attualmente, più difficile di Castellammare per la rabbia, comprensibile, dei cittadini che attendono da anni una nuova abitazione.

Il progetto prevedeva infatti l’abbattimento dei fabbricati attualmente presenti con la creazione di più di 150 abitazioni (doveva essere costruito anche un parcheggio sotterraneo). Tutto questo, però, rimarrà solo su carta e mai potrà essere realizzato.

Gennaro Esposito

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