Indipendenti per Volla: Viscovo tenta di addebitarci il suo fallimento politico e amministrativo

“Gli errori politici e l’incapacità amministrativa del Sindaco non possono essere addebitati ad altri”.

Non si è fatta attendere la risposta del gruppo “Indipendenti per Volla” alla decisione del sindaco Andrea Viscovo di revocare l’assessore e vicesindaco Maria Coppeto, loro espressione in giunta. Una risposta alle motivazioni della decisione di revoca ed alle affermazioni rilasciate dal primo cittadino su tutta la vicenda che ha creato prima la crisi politica e poi l’esclusione dalla “stanza dei bottoni” del gruppo consiliare formato da Aprea, Forte e Borrelli.

“Nessun cambiamento di rotta si è verificato rispetto alla totale mancanza di partecipazione richiesta circa le scelte importanti che dovevano essere fatte, per la città e per il suo futuro; anzi, rispetto alle questioni sollevate, il sindaco si è arroccato sulle sue posizioni continuando a comportarsi da “uomo solo al comando”. La scelta di non rinviare il provvedimento sul permesso di costruire in deroga per gli edifici di via Aldo Moro e la volontà di approvarlo, nonostante la contrarietà di una parte consistente della maggioranza, e l’irresponsabilità di aver approvato il provvedimento con il voto di una parte dell’opposizione, ha segnato un allargamento della frattura che già si era determinata.  Nonostante questo, la nostra responsabilità nei confronti dei cittadini non ci ha consentito di passare nei banchi dell’opposizione; infatti, proprio nella giornata di ieri abbiamo dichiarato che avremmo continuato a sostenere l’amministrazione, votando però solo quegli atti importanti e necessari per il bene della città”. Così si legge nel comunicato del nuovo gruppo consiliare che oggi si è visto, a seguito della revoca dell’assessore vicesindaco, escluso dalla squadra di governo cittadino.

“La risposta del sindaco – continua la nota di Indipendenti per Volla – a questa nostra dichiarazione non si è fatta attendere, e questa mattina ha ritirato le deleghe al vicesindaco Maria Coppeto.

Il voler far apparire questo gesto derivante dall’inadeguatezza del vicesindaco e del gruppo consiliare che la sosteneva è un atto vile, che evidenzia la volontà del sindaco di mistificare la realtà dei fatti. Egli non ritira le deleghe alla Coppeto per i motivi dichiarati, ma lo fa in seguito alle nostre dichiarazioni. Questa è la verità. Tutto il resto è da ascrivere nel tentativo del sindaco di deresponsabilizzarsi rispetto al totale fallimento politico e amministrativo a soli otto mesi dal suo insediamento.

L’amministrazione di Viscovo si è caratterizzata per una marcata disattenzione nei confronti de reali problemi dei cittadini e per una particolare attenzione nel risolvere i problemi degli imprenditori e dei costruttori del territorio. Un’amministrazione a due velocità. Una per rispondere immediatamente ad alcune sollecitazioni di carattere puntuale, e un’altra, lenta nel dare risposte ai bisogni di carattere generale manifestati dai cittadini. Basti pensare ai due provvedimenti che hanno avuto un iter amministrativo agile e spedito. La variante al PRG e il permesso di costruire in deroga e confrontarli con i provvedimenti che l’amministrazione avrebbe dovuto assumere circa: la viabiltà, i parcheggi, il verde pubblico, l’edilizia sociale, la gestione delle strutture sportive. Questi ultimi, che potrebbero dare, anche se parzialmente, alcune risposte ai problemi dei cittadini sono lontanissimi dall’essere approvati.

Ancora più grave è vedere totalmente assente dall’agenda del sindaco strategie di grande respiro per il futuro della città. Il sindaco tenendo per se la delega all’urbanistica ha fatto credere al paese che sul tanto atteso PUC avremmo avuto risposte immediate. Invece a otto mesi dal suo insediamento è stata solo approvata la delibera d’indirizzi”.

Una posizione netta quella espressa dal gruppo che, dopo quest’ultimo epilogo non può che dichiararsi apertamente di opposizione. Ed infatti il comunicato si chiude: “Appare chiaro che l’inadeguatezza politica e amministrativa non è da ascrivere al vicesindaco e al suo gruppo consiliare, ma esclusivamente al Sindaco e al suo cerchio magico. Per questi motivi riteniamo che questa esperienza amministrativa è definitivamente conclusa”.

 

 

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