“Qui si calpestano valori e dignità umana”: è intitolata così la lettera che nelle scorse ore un gruppo di detenuti dell’area di Castellammare di Stabia e dei monti Lattari ha inviato all’associazione Radicali “Per La Grande Napoli”.
I detenuti sono rinchiusi nel casa circondariale di Salerno, ovvero il carcere della frazione “Fuorni”, e lamentano delle condizioni della struttura, propongono una petizione, e non solo.
“Scriviamo in qualità di detenuti, rinchiusi nella casa circondariale di Salerno. – si legge nel testo della missiva – Qui è un vero e proprio lager: viviamo in quattro metri quadrati, in sette persone, con un bagno fatiscente, porte marce, caloriferi spenti. In una sezione di settanta persone con tre docce ne funziona soltanto una.
Il cibo è cattivo e per sostenerci facciamo spesa a prezzi esorbitanti. Mentre a Natale tutte le tavole erano imbandite di ogni bene, qui abbiamo ricevuto due sottilette e due wurstel ciascuno. A livello sanitario ti segni dal medico che non stai bene e ti chiamano dopo dieci giorni. L’abbiamo constatato sulla nostra pelle.
Qui si calpestano tutti i valori umani e la dignità di una persona. Siamo detenuti, abbiamo sbagliato e dobbiamo pagare il nostro debito con la giustizia, ma non è giusto dover essere trattati come le bestie. Il Tribunale di sorveglianza non funziona.
C’è solo un giudice che deve vagliare la posizione dei detenuti e fa un’udienza alla settimana. Capiamo che non ci sono soldi per aumentare l’organico, ma i nostri diritti che fine fanno? Altrove la Sorveglianza fissa i processi entro trenta giorni, qui dopo nove mesi un detenuto non riesce ad avere i benefici che gli spettano.
Con i Radicali garanti dei detenuti con sede a Napoli, siamo pronti, noi detenuti di Fuorni, a sottoscrivere questa petizione. Abbiamo bisogno di chi accolga il nostro grido di sofferenza”.