Fa discutere l’ultimo tesseramento del Partito Democratico nella città di Castellammare di Stabia.
Secondo quanto emerso nelle ultime ore, sarebbero state pagate circa 100 tessere da un unico conto “PayPal” che farebbe capo ad un esponente di spicco della politica cittadina. Partono così le polemiche tra i Democratici che al momento governano la città dopo la vittoria alle elezioni del giugno 2016.
Queste tessere, infatti, potrebbero essere annullate dai vertici provinciali e regionali mentre il “benefattore” potrebbe incorrere in un lungo procedimento penale.
Non si placa quindi il caos all’interno del Partito Democratico di Castellammare che dopo aver perso la sede storica di corso Vittorio Emanuele deve fare i conti con questa campagna di tesseramento tutt’altro che trasparente.
Silenzio tombale, comunque, per gli esponenti di spicco della politica di centrosinistra stabiese che al momento non ha commentato l’episodio. Gli accertamenti su questo fantomatico conto online sono partiti dopo una denuncia presentata, secondo le ultime indiscrezioni, da un’ala del partito stesso.
Tutto ciò testimonia il clima di poca coesione che si respira all’interno dei Democratici di Castellammare che attendono da anni di svolgere il famoso congresso così da avere finalmente una direzione locale.
A commentare l’episodio anche la dirigente regionale Fiorella Girace che si è sfogata particolarmente sui social: “Sono andata ad iscrivermi al Pd, il mio partito, a Castellammare ed ho trovato chiuso. Sono state bloccate le iscrizioni perché dalla città stabiese sarebbero arrivate a Napoli 100 adesioni pagate tutte con la stessa carta di credito.
Se è vero dovremo chiedere i danni a questi imbecilli”. Parole dure che devono far riflettere: chi pensava infatti che il Partito Democratico a Castellammare dovesse essere del tutto rifondato, probabilmente, non aveva torto.
E’ partito nelle ultime ore il toto nome: chi sarebbe stato a pagare queste 100 tessere? Nessun commento a riguardo e nessuna indiscrezione filtra dai maggiori esponenti del Partito Democratico stabiese che è impegnato, con il sindaco Pannullo e la sua squadra di governo, ad amministrare la città.
Ed è proprio la sua giunta che nelle ultime ore è finita sul banco degli imputati. In questa campagna di tesseramento, infatti, c’è stata anche l’iscrizione dell’assessore ai Lavori Pubblici, Giulia D’Auria che avrebbe minato gli equilibri in giunta.
L’assessore, infatti, era stato nominato dalle civiche ma la sua adesione al Pd avrebbe messo in seria difficoltà l’equilibrio politico della squadra di governo di Pannullo che al momento conta l’assessore Rubino, Balestrieri e il Presidente del consiglio comunale tutti del Pd.
Ma il sindaco di Castellammare ha blindato il suo assessore, impegnata questa mattina durante l’interrogazione delle opposizioni per le questioni cimitero e reti fognarie (deleghe in mano a Giulia D’Auria). Nelle prossime ore, comunque, ci saranno delle novità relative alla posizione dell’assessore ma il rimpasto di giunta è assolutamente lontano.
Rispetto allo scorso anno, comunque, il numero degli iscritti è salito: 500 nel 2016, 610 circa nel 2017. Gli addetti ai lavori parlano di un vero e proprio miracolo considerate le condizioni del Pd stabiese. Se poi si pensa che queste 100 tessere in più potrebbero essere proprio quelle incriminate, allora tutto torna nella normalità.
Sarà compito degli organi preposti fare luce sulla vicenda mentre fra mille difficoltà, i Democratici di Castellammare provano a portare avanti il proprio programma politico.
Gennaro Esposito