L’Italia sta pagando una multa all’Unione europea di 120mila euro al giorno perché non ha ancora preso nessuna misura seria contro lo sversamento illegale di rifiuti nei comuni campani della Terra dei Fuochi.
Lo ha reso noto Daniel Calleja, direttore generale ambiente della Commissione Ue, rispondendo ad un intervento dell’eurodeputato del M5S Piernicola Pedicini, durante una seduta della Commissione ambiente e sanità del Parlamento europeo.
Nel corso dell’intervento Pedicini ha fatto una disamina della situazione attuale nei territori della Terra dei fuochi e, rivolgendosi al direttore generale della Commissione europea, ha aggiunto: “Se un governo nazionale non risolve, quello regionale non fa le bonifiche nonostante lo stanziamento dei fondi europei, le amministrazioni locali non sono capaci neanche di denunciare, la domanda è: chi deve intervenire per salvaguardare il diritto fondamentale della salute dei nostri concittadini?
Se la Commissione ha gli strumenti e l’autorità per intervenire contro queste gravi inadempienze del governo italiano, perché non lo fa? E se la risposta è che non è in grado di farlo, allora si deve dimettere, immediatamente.
I campani sono cornuti e mazziati – ha detto l’eurodeputato pentastellato -. Il decreto ‘Terra dei fuochi’ è stato un fallimento e adesso viene quantificata la maximulta europea di 120 mila euro al giorno, che ricade direttamente sui contribuenti. Non è giusto. I cittadini campani sono vittime due volte: dell’ambiente inquinato e dell’incompetenza dei politici di amministrare e risolvere i veri problemi. Le sanzioni dovrebbero pagarle i politici incapaci.
Renzi ha smantellato il Corpo forestale dello Stato, l’unico in grado di vigilare contro i reati ambientali e ha cancellato 9 milioni di euro per la sorveglianza della Terra dei fuochi utilizzandoli all’Expo di Milano. L’inerzia di Renzi, quando era premier, e del governatore campano De Luca, che non hanno preso nessuna misura seria contro lo sversamento illegale di rifiuti tossici, ospedalieri, nucleari e gli scarti del cemento in Campania, viene pagata dai cittadini.
Nello scandalo ambientale della Terra dei fuochi – ha denunciato Pedicini – è stata scientificamente dimostrata la correlazione tra livelli anomali di incidenza di diverse patologie tumorali e le attività di smaltimento illegale dei rifiuti. In Campania il rifiuto non segue un percorso normale, viene bruciato a cielo aperto nelle strade. Quando a bruciare è un rifiuto pericoloso i danni alla salute dei cittadini aumentano.
Quando non vengono bruciati, in Campania i rifiuti vengono sepolti nei terreni coltivati o nelle vicinanze di quelli coltivati, con il conseguente inquinamento delle falde acquifere e la contaminazione dei prodotti agricoli con danni enormi anche per l’economia agricola. Abbiamo più volte presentato interrogazioni parlamentari, interventi, scambi di vedute, sollecitazioni alla Commissione europea ma non è successo niente. Perché? Chi deve agire?”