Castellammare, bufera Pd. Eduardo Melisse a tutto campo: “Caos creato per colpirmi e screditarmi”

Eduardo Melisse Castellammare Pd
Eduardo Melisse, attuale presidente del consiglio comunale di Castellammare di Stabia

“Sono stato eletto con più di 900 voti, sono stato seguito da un numero di elettori importanti che si sono rivolti a me per il tesseramento del Partito Democratico a Castellammare di Stabia perché non abbiamo una sede. Ed è opportuno chiarire che noi abbiamo fatto solo una prenotazione perché poi saranno queste persone a ritirare la tessera oppure dovranno fare una delega”.

E’ chiaro Eduardo Melisse, presidente del consiglio comunale di Castellammare di Stabia che commenta così le vicissitudini relative alla campagna di tesseramento del Pd che lo hanno visto protagonista.

“Mi sembra strano tutto questo caos intorno a questa situazione – spiega Melisse -. Lo hanno fatto solo per colpirmi, per gettarmi fango addosso e per screditarmi. Invece di pensare ai problemi seri della città e tutte le scadenze che abbiamo, da una settimana non si parla d’altro che delle vicende di un solo partito”.

Il Pd, come si ricorderà, non ha più una sede e secondo il presidente del consiglio comunale è stata proprio questo un fattore che ha convinto più di cento persone a recarsi da lui: “Il partito non ha informato in modo esaustivo tutta la città e senza più una sede, l’unico punto di riferimento per il mio elettorato ero solo io.

Inoltre, le ‘mie’ tessere hanno nome e cognome, quelle degli altri non lo so e nessuno se ne è interessato. E’ una situazione anche antipatica: grazie a me c’è stata una crescita importante nella zona periferica che da sempre era in mano al centrodestra. Abbiamo coinvolto giovani, commercianti, imprenditori, contadini: tutta la società e tutti hanno deciso di iscriversi in piena libertà.

Parliamo dello stesso partito che ha puntato su di me alle elezioni del 2016, chiedendomi poco prima della presentazione delle liste di candidarmi nel Pd lasciando una lista civica”.

E sugli attacchi degli altri schieramenti politici, Melisse commenta: “Non hanno presentato una sfiducia ma solo un’interrogazione. Ma tutto questo caos è inutile perché il ruolo all’interno di un partito e quello Eduardo Melisse Castellammare Pd 1istituzionale sono due cose completamente diverse. Forse però molti non lo hanno capito”.

Il sindaco di Castellammare Antonio Pannullo aveva confermato che l’episodio doveva essere considerato come qualcosa di grave e che le decisioni finali spettavano agli organi provinciali e regionali.

Melisse, a riguardo, spiega: “Se queste iscrizioni, se queste persone (reali e in carne e ossa) non vogliono essere accettate, nessun problema: io e il mio elettorato accetteremo le conseguenze e ci comporteremo diversamente. I problemi di Castellammare sono altri ma invece c’è qualcuno che prende in considerazione solamente una persona per screditarla e attaccarla”.

Per i manifesti anonimi che lo hanno attaccato in città, Melisse preferisce il silenzio: “Preferisco non commentare. Chiunque abbia qualcosa da dire dovrebbe farlo senza anonimato ma invece si preferisce agire in questa maniera”. Già dalla tarda serata di ieri, comunque, queste piccole locandine sono state già eliminate nei punti in cui erano state trovate.

Gennaro Esposito

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