“Storia di una ciambella senza buco” il libro di Francesca Polimeno

Il libro nasce come segno di ringraziamento da parte di Francesca Polimeno, l’autrice a tutti coloro che hanno reso il viaggio in Sicilia nell’estate del 2015 un’esperienza irripetibile di vita che ha consentito di approfondire alcuni tra gli eventi più importanti che hanno segnato tragicamente la recente storia nazionale (copertina del libro in Annesso “2”).

In particolare il viaggio, iniziato da Calimera, un piccolo paese in provincia di Lecce che ha dato i natali ad Antonio Montinaro, capo della scorta del giudice Giovanni Falcone il giorno del tragico eccidio di Capaci, si è andato dipanando nei luoghi che hanno visto scuotere le fondamenta della “civiltà della vita” cui ha fatto riferimento il Santo Padre Giovanni Paolo II nel suo intervento nella Valle dei Templi, Agrigento, il 9 Maggio 1993.

Gli undici luoghi e gli undici istanti sono quelli in cui sono stati perpretati tra i più orrendi crimini contro l’uomo e sono (in ordine cronologico): Ciaculli/30 – 6 – 1963 (strage in cui persero la vita sette vittime del dovere), Cinisi, località Feudo/notte 8/9 – 5 – 1978 (uccisione di Giuseppe Impastato), Palermo, Via di Blasi – Bar Lux/h. 7,55 – 21 – 7 – 1979 (uccisione di Boris Giuliano), Palermo, Via Isidoro Carini/h. 21,00 circa – 3 – 9 -1982 (uccisione del Generale Dalla Chiesa, della moglie Emanuela Setti Carraro e dell’agente di scorta Domenico Russo), Palermo, Via Pipitone Federico/h. 8,05 – 29 – 7 – 1983 (uccisione del Magistrato Rocco Chinnici, dei Carabinieri della scorta Trapassi e Bartolotta e del portiere dello stabile Stefano Li Sacchi), Porticello, Santa Flavia/h. 21,00 circa – 28 – 7 – 1985 (uccisione del Commissario Beppe Montana), Palermo, Viale Croce Rossa/h. 15,00 circa – 6 – 8 – 1985 (uccisione del Vice Dirigente della Squadra Mobile Ninni Cassarà e dell’agente Roberto Antiochia), Palermo, Via Alfieri/h. 08,00 – 29 – 8 – 1991 (uccisione dell’imprenditore Libero Grassi), Capaci/h. 17,58 – 23 – 5 – 1991 (uccisione del Giudice Falcone e della moglie Francesca Morvillo e degli agenti della scorta Montinaro, Schifani e Dicillo), Palermo, Via Mariano D’Amelio/h. 16,58 – 19 – 7 – 1992 (uccisione del Giudice Borsellino e degli agenti della scorta Catalano, Traina, Li Muli, Cusina ed Emanuela Loi), Palermo, Brancaccio, Piazzale Anita Garibaldi/h. 22,00 circa – 15 – 9 – 1993 (uccisione di Don Pino Puglisi).

Francesca Polimeno

Non solo viaggio della memoria però, il libro è anche frutto degli approfondimenti svolti da Francesca presso il “Centro Siciliano di Documentazione “Giuseppe Impastato”, presso il Reparto Scorte della Polizia di Stato a Palermo e presso le case museo di “Peppe Impastato” a Cinisi e di Don Pino Puglisi a Palermo oltre che della condivisione di momenti di forte commozione quali la commemorazione dell’imprenditore Libero Grassi alla presenza del Presidente del Senato, presente la Signora Pina Maisano Grassi a cui è dedicato anche un pensiero a seguito del suo decesso l’anno successivo e la partecipazione a dei dibattiti con dei sopravvissuti della Mafia insieme ad altri giovani, volontari di Libera.

Ma non solo…anche momenti di crescita al contatto di grandi persone come la sorella e la moglie di Antonio Montinaro, rispettivamente Tilde e Tina, Alessandro Chiolo, autore del libro “Nome in codice: Quarto Savona 15 Km 100287 e oltre”, Umberto Santino ed Anna Puglisi che conservano la memoria di Peppe Impastato, Giovanni Paparcuri sopravvissuto alla strage di Rocco Chinnici senza dimenticare la scoperta di grandi artisti che perpetuano la memoria di questi tristi momenti come Gaetano Porcasi e tantissimi altri che in silenzio servono lo stato quotidianamente mettendo a repentaglio la propria vita.

… e tanto tanto altro compreso le canzoni degli Stadio (Per la bandiera), dei Dinastia (Chi gliel’ha fatto fare) e di Fabrizio Moro (Pensa), i dipinti di Gaetano Porcasi, le poesie di Peppino Impastato e l’ode di Francesco Billeci “A un omu curaggiusu”… o i versi su Palermo del poeta Mario Luzi…

Da dove il titolo? Il lettore lo scoprirà solo alla fine se avrà la pazienza di leggere la lettera del papà di Francesca alla Preside dell’Istituto di San Giuseppe del Caburlotto.

Ma questa non è la sola sorpresa, il libro infatti porta la Prefazione del Magistrato DDA Catello Maresca che negli ultimi anni ha, tra le altre, coordinato importanti indagini contro il clan dei Casalesi, come le operazioni Zenit e Caccia al Tesoro sul Gruppo Zagaria ed ha diretto le attività di ricerca che hanno condotto nel dicembre 2011 all’arresto del superlatitante Michele Zagaria.

Antonio Grilletto

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