Lo hanno detto i Verdi, con il consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli, il consigliere della Città metropolitana, Paolo Tozzi, i consiglieri comunali Stefano Buono e Marco Gaudini, i portavoce regionali Vincenzo Peretti e Benedetta Sciannimanica, e la portavoce cittadina Stefania Zenga, per i quali “quelle contro il comizio di Salvini non sono manifestazioni antidemocratiche perché tutti hanno il diritto di esporre le proprie idee, ma se quelle idee sono basate solo sul razzismo e sull’intolleranza e puntano a creare odio e tensione, è giusto fare di tutto per contestarle, restando, però, sempre nell’alveo della legalità per non dare alibi a chi, come i leghisti, è abituato a far ricorso alla violenza, fisica e verbale”.
“Napoli e i napoletani non dimenticano le offese e le leggi che i leghisti hanno approvato contro di loro e quindi non si lasceranno prendere in giro da Salvini che ora, per prendere qualche voto al Sud, ha spostato il suo odio verso i migranti” hanno concluso i Verdi sottolineando che “sfileranno con l’ultima offesa in prima pagina di Libero e con l’intervista a Maroni che chiedeva di togliere soldi alla sanità campana, giusto per far capire che l’odio verso Napoli e i napoletani è ancora intatto”.
Matteo Salvini sarà alla Mostra d’Oltremare con lo slogan “dare voce e orgoglio al Sud sfruttato”, e per questo che ci sono state rimostranze del Comune. La manifestazione, infatti, si svolgerà con il parere contrario di Palazzo San Giacomo. Dure le parole del primo cittadino De Magistris: “Noi dell’amministrazione abbiamo sempre ribadito il nostro No al comizio di Salvini a Napoli, l’ente Mostra di Oltremare ha come azionista di maggioranza, per il 70%, proprio il Comune. Ricordiamo le frasi razziste espresse a Pontida 2009 e quelle xenofobe negli ultimi giorni”.
Di diversa opinione, invece, la Prefettura napoletana, ritenendo, evidentemente, i locali della Mostra idonei al convegno anche come gestione della sicurezza. in parallelo, però, le strade principali di Napoli saranno interessate da una contro-manifestazione, con anche i Verdi, per esprimere il proprio disappunto con la politica di Salvini.
In strada anche i centri sociali che hanno, per l’occasione, preparato un inno, una canzone, in cui non viene però citato Salvini, “per non dargli troppo onore”, spiegano gli artisti partenopei.