A pochi giorni di distanza dall’ultimo acquazzone che si è abbattuto sulla città di Castellammare di Stabia, nuovi temporali hanno messo in ginocchio le periferie stabiesi che hanno dovuto convivere, nuovamente, con il dramma allagamenti.
Nella notte fra lunedì e martedì, infatti, tutta la zona nord è rimasta completamente isolata a causa delle strade completamente allagate, come se fossero dei piccoli fiumi. Le previsioni, comunque, non aiutano: la Protezione Civile ha diramato, ieri sera, allerta meteo fino alle ore 20 di oggi. Possibili nuovi forti temporali in tutto il territorio napoletano.
Le zone colpite sono sempre le stesse: via Fontanelle, via Ripuaria, via Napoli, gran parte del quartiere “Ponte Persica” e, questa volta, piccoli disagi si sono avuti anche nel centro città. Via Ripuaria, in particolare, costeggiando il Sarno, è stata subito chiusa dalla polizia municipale di Castellammare, come in passato, considerato che il fiume ha nuovamente rotto gli argini invadendo la carreggiata.
Traffico bloccato quindi in direzione Pompei da Castellammare (e viceversa) a causa di questi violenti temporali anche se molti automobilisti, non curanti del pericolo, hanno tentato lo stesso di attraversare via Ripuaria rischiando molto sia per il fango presente sulla carreggiata sia per il livello spaventoso che l’acqua ha raggiunto in alcuni tratti dell’arteria.
Ormai sono problemi che si ripetono in maniera costante e con l’amministrazione comunale di Castellammare che non riesce a risolvere il fenomeno almeno per quanto riguarda i quartieri periferici considerato che la zona di via Ripuaria è più complessa a causa del gradiente di inquinamento del fiume Sarno. Per forza di cose, la politica locale deve intervenire per risolvere il problema alle fognature della zona soprattutto di via Fontanelle che non riescono ad accogliere l’acqua dei temporali: i cittadini non possono essere sempre imprigionati in casa dopo un violento acquazzone.
Bisogna intervenire, però, anche nella zona di via Napoli nei pressi del cimitero. Da anni, infatti, tutta l’area esterna ai due cimiteri stabiesi diventa impraticabile dopo un violento acquazzone e all’interno degli stessi la situazione non migliora. Tutte le piccole arterie presenti si allagano del tutto ed è impossibile, una volta aperto il cimitero, recarsi sulle tombe dei propri cari per tutti i cittadini stabiesi.