La Sint, società partecipata del Comune di Castellammare che gestisce le Terme di Stabia, è ormai vicina al fallimento a causa di ben quattro milioni e mezzo di debiti che sono stati accumulati nel corso degli anni. Se dovesse realizzarsi questo nuovo fallimento, senza ombra di dubbio il futuro per le Nuove Terme e per tutti gli immobili del complesso del Solaro sarebbe a serio rischio.
Il Comune stabiese, comunque, sta lavorando per fare in modo di scongiurare questa ipotesi che sta prendendo corpo nelle ultime ore soprattutto dopo che i bandi per la vendita dei parcheggi non sono partiti come promesso a causa di alcuni problemi burocratici che hanno bloccato il tutto. Biagio Vanacore, amministratore unico della Sint, non è stato capace di risolvere i problemi di tale società che è ormai vicina al fallimento anche se spiegò, alcune settimane fa, le difficoltà incontrate durante il suo mandato.
Il conto corrente della Sint, comunque, è totalmente bloccato e l’istanza di fallimento si discuterà nel mese di maggio. Castellammare rischia di perdere seriamente il patrimonio immobiliare delle Terme di Stabia con danni enormi per l’amministrazione comunale che ancora una volta si dimostra in difficoltà su questo tema importantissimo.
La vendita di alcune proprietà di Terme di Stabia era fondamentale per sanare i debiti della Sint ma purtroppo al momento è ancora tutto fermo. Le opposizioni, comunque, partono all’attacco sia per quanto riguarda la gestione del bando di privatizzazione delle Antiche Terme (che si sarebbe dovuto discutere domani in consiglio comunale ma tutto è stato rinviato) sia per la decisione di piazzare all’interno delle stesse alcune attività ristorative.
E’ stato chiesto inoltre anche un incontro con il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca per discutere della situazione e per tentare, insieme, di trovare una soluzione. Ma, sicuramente, non tutto procede come molti invece si aspettavano: le difficoltà sono tante e la situazione debitoria della Sint non aiuta. Il futuro di Terme di Stabia, come sempre, è assolutamente poco trasparente.