Scavi di Pompei: la rinascita nel segno di Pistoletto e del suo Terzo Paradiso. Il simbolo del Terzo Paradiso è la riconfigurazione del segno matematico dell’infinito ed è composto da tre cerchi consecutivi. I due cerchi opposti significano natura e artificio, l’anello centrale è la congiunzione dei due e rappresenta il grembo della rinascita.
Il segno del maestro genererà, il 14 marzo, un’azione collettiva che racconta il passato, il futuro e il presente degli Scavi di Pompei: la rinascita di del sito che è oggi sotto gli occhi di tutti.
L’installazione, che sarà realizzata in occasione della Giornata Nazionale del Paesaggio, iniziativa del Ministero per i beni, le attività culturali e il turismo in programma per il 14 marzo 2017, per celebrare il paesaggio e la sua memoria storica quale valore identitario del paese, resterà visibile nella Palestra grande fino al mese di luglio.
Un grande evento che coinvolgerà, nel corso della giornata a partire dalle ore 10, visitatori del sito, studenti delle scuole e personale della Soprintendenza nella realizzazione interattiva di questa grande operazione che unisce passato, presente e futuro, anche attraverso l’utilizzo di materiali simbolici diversi.
Alle ore 12,30 l’artista incontrerà il pubblico e la stampa per raccontare il significato della sua opera e il suo riproporsi continuo in luoghi e contesti sempre differenti. Saranno presenti il Direttore Generale Soprintendenza Pompei Massimo Osanna, Fortunato D’amico di Cittàdell’Arte-Fondazione Pistoletto, Paolo Mighetto, curatore per la Soprintendenza Pompei della performance e Gianluca De Marchi di Urban Vision, main sponsor dell’evento.
Pistoletto scrive nel 2003 il manifesto del Terzo Paradiso e ne disegna il simbolo, costituito da una riconfigurazione del segno matematico d’infinito. Il grande disegno dei cerchi si ispira al Teorema della Trinamica, ovvero la dinamica del numero 3. La combinazione di due unità che danno vita a una terza unità distinta e inedita. Dunque il 3 come rinascita che avviene per combinazione fortuita, o voluta, fra due soggetti.
Agli Scavi di Pompei il Terzo Paradiso si integra e si realizza con tutti quei materiali che hanno contribuito a costruirla nel passato e continuano a trasformarla nel presente e per il futuro. E dunque lapilli, pomici, blocchi di tufo, scarti ceramici, residui di gesso dei calchi come fossili della civiltà perduta ma anche materiali di cantiere, attrezzi degli archeologi usati per salvaguardare la storia del sito e dell’umanità, la ruota di un mulino ad acqua, nel cerchio del passato.
Antenne wi-fi, i braccialetti elettronici Con Te, un computer, a simboleggiare il futuro, con la sua tecnologia. Il cerchio centrale è la nuova vita la nuova vita del Sito che si rigenera continuamente tra il passato e il futuro e dove la natura riprende il suo ruolo, con le piante, le erbe e i fiori un tempo coltivati a Pompei e di cui gli studiosi hanno ritrovato i semi tra le ceneri. Si genera un’armonia che l’uomo ritrova solo attraverso la ricerca di un rapporto equilibrato con l’ambiente.
Grandi casse di legno da scavo, “i mattoni” di Pompei, posti su una superficie specchiante conterranno i vari materiali che saranno disposti dai partecipanti nel corso del grande evento. La superficie specchiante metaforicamente riflette il cielo sotto il quale si svolge la vita dell’umanità, con le sue gioie i suoi progressi, i suoi drammi, e potenzialmente si presta ad osservata dalle stazioni orbitanti nello spazio.