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Matteo Salvini a Napoli, tensione alle stelle: scene di guerriglia in città

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Matteo Salvini a Napoli: tensione alle stelle tra gruppi di facinorosi al termine del corteo che, fino a quel momento, aveva sfilato pacificamente in città.

Vere e proprie scene di guerriglia sono state registrate nell’area di Fuorigrotta, a poche centinaia di metri dalla Mostra d’Oltremare e dallo stadio San Paolo.

Bottiglie incendiarie, molotov, bottiglie, sampietrini e qualunque tipo di oggetti, a poche centinaia di metri dalla Mostra d’Oltremare, sono state lanciate contro le forze dell’ordine e in particolare la polizia di stato, in assetto antisommossa.

Le forze dell’ordine hanno risposto con i lacrimogeni cercando di alleggerire la pressione dei facinorosi.

Matteo Salvini è appena arrivato in città, ha rilasciato alcune dichiarazioni al vetriolo in special modo contro il sindaco di Napoli Luigi de Magistris prima di tenere il proprio discorso.

Sei le persone sottoposte a fermo in seguito agli scontri.  La posizione dei fermati è all’esame degli investigatori. Sono 28 i componenti delle forze dell’ordine rimasti contusi nei tafferugli: tre funzionari e 25 tra poliziotti e carabinieri. Inoltre, altre sei persone, tra i manifestanti, sono rimaste contuse. 

A Fuorigrotta si sono vissuti momenti di vera e propria guerriglia urbana. Da un lato c’era il corteo che avanzava e dall’altro il gruppo di facinorosi che attaccava la Polizia alle spalle. Grazie all’uso degli idranti e con il sostegno di altri agenti, i facinorosi sono stati fatti indietreggiare.

La strada, e la zona circostante gli scontri è ridotta a un vero e proprio campo di battaglia. Durante la fuga i manifestanti hanno continuato a lanciare oggetti e sassi all’indirizzo delle forze dell’ordine.

Durante lo scontro tra manifestanti incappucciati e con il volto coperto e le forze dell’ordine, una molotov ha colpito un cellulare dei carabinieri e provocato un principio di incendio subito estinto. Terrore tra la gente che sta cercando rifugio nei palazzi circostanti. Piazzale Tecchio, via Diocleziano e via Giulio Cesare sono ridotte a un campo di battaglia, con i cassonetti dei rifiuti dati alle fiamme e riversi in strada.

Alla fine Salvini ha raggiunto la sala a lui riservata e ha tenuto il tanmto contestato discorso: “La prossima volta che vengo a Napoli la manifestazione la facciamo in piazza del Plebiscito, così vediamo”.

Ha poi aggiunto: “Quattro delinquenti che non sono Napoli, sono vicino alla forze dell’ordine. Complimenti de Magistris sta tirando su una bella gioventù“.  

Salvini ha poi spostato l’attenzione su quanto aveva da dire ai napoletani: “Al governo abbiamo ministri razzisti nei confronti degli italiani, odiano i cittadini italiani. Posso aver sbagliato in passato, ma non ho intenzione di sbagliare in futuro, e il futuro dell’Italia – ha sottolineato il leader leghista – sta nel rispetto delle diversità all’interno del Paese”.  

“Le adozioni gay sono abominio contro la natura, un premio all’egoismo degli adulti e mi vergogno di vivere in un paese dove ci sono giudici che rinnegano a coscienza” ha poi concluso Salvini.

Sugli scontri di Napoli è intervenuto anche il governatore De Luca nel suo intervento al Lingotto: “Salvini ha diritto parola, è libertà. Esprimo a nome del Pd la nostra solidarietà a Matteo Salvini. Io la penso esattamente al contrario di Salvini ma lui ha diritto di parlare dove e come crede, il diritto di parola è il diritto alla libertà di tutti noi. Esprimo solidarietà anche alle forze di polizia”.

Per il sottosegretario Gioacchino Alfano, critico sulla tappa napoletana del segretario del carroccio: “Il lupo perde il pelo ma non il vizio e quando il diavolo accarezza vuole l’anima

 

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