Dilaga il malcontento dei dipendenti del comune di Volla. Giovedì 9 marzo, proprio in segno di protesta, si è verificato il blocco delle attività amministrative.
Il personale comunale ha incrociato le braccia per tutta la mattina, tra le cause da annoverare c’è quella del fondo salariale.
Lo sciopero non è stato un fulmine a ciel sereno poiché già dal mese di settembre ci sono stati primi segnali di insofferenza.
La giornata non si è conclusa comunque con un accordo tra le parti: tra i dipendenti è così girato un documento, prodotto sembrerebbe dai rappresentanti dei lavoratori, e che sarebbe anche stato sottoscritto da tutti i dipendenti comunali.
“I dipendenti comunali sono delusi e preoccupati dall’atteggiamento del sindaco che ha inteso liquidare l’agitazione sindacale in atto e le relative sacrosante rivendicazioni del personale dipendente del comune di Volla come un attacco politico nei suoi confronti – si evince dalla nota – sono delusi perché pensavano di trovare proprio nel primo cittadino un alleato per risolvere l’annoso problema della cattiva gestione del personale che negli anni ha creato problematiche sia ai dipendenti che all’intera macchina comunale. Sono anche preoccupati perché il primo cittadino dimostra di essere vittima della sindrome da accerchiamento, liquidando come suoi nemici politici tutti coloro che osano porsi in posizione critica”.
Il documento fa trasparire chiaramente lo stato d’animo dei dipendenti, continua con una critica nei confronti di Viscovo: “Ai dipendenti comunali non interessa minimamente a quale politica il sindaco appartenga e quale politica egli voglia attuare nella amministrazione del comune di Volla. Loro vogliono sapere che fine hanno fatto i soldi che il commissario prefettizio ha stanziato con atti deliberativi certi a loro favore e che sembra si siano persi nei meandri del bilancio comunale. Si aspettavano collaborazione da parte del primo cittadino che, a sua volta, ha cercato la loro collaborazione, per combattere la cattiva gestione del personale.
Hanno invece trovato un muro che, come detto, delude e preoccupa ma non li scoraggia dal proseguire nello stato di agitazione e nella rivendicazione di loro sacrosanti diritti”
Maria Rita Borruto