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Da Castellammare di Stabia a Napoli e, infine, ad Amsterdam: è terminato il viaggio dei due Van Gogh ritrovati nel 2016 nella periferia stabiese. “Van Gogh Return”: così recita un video pubblicato nelle scorse ore sui social network dal Van Gogh Museum di Amsterdam ovvero il luogo dal quale i preziosissimi dipinti sono stati rubati nel 2003.

“The stolen paintings” saranno in mostra in Olanda a partire dal 22 marzo 2017. Il Van Gogh Museum, in un video di circa novanta secondi, ha inteso ripercorrere la storia dei quadri ritrovati a Castellammare, al rione “Annunziatella”, dalla guardia di finanza e poi esposti al Museo Capodimonte di Napoli fino a qualche giorno fa per poi fare ritorno a casa.


I Van Gogh si trovavano nell’abitazione dei genitori del “re” del narcotraffico mondiale Raffaele Imperiale: i dipinti erano quindi nella disponibilità di una potente organizzazione legata alla camorra. Ai quadri finanzieri e Direzione Distrettuale Antimafia (Dda) di Napoli sono giunti dopo l’arresto del socio di Imperiale, che ha indicato dove potessero essere i Van Gogh.

Imperiale, tuttora latitante a Dubai, è stato condannato a diciotto anni di reclusione. Il Tribunale di Napoli ha acconsentito alla restituzione delle tele al Van Gogh Museum di Amsterdam e le autorità olandesi, in segno di riconoscenza verso l’Italia, hanno detto sì ad una mostra straordinaria presso il Museo e Real Bosco di Capodimonte a Napoli. “La Marina di Scheveningen” e “La Congregazione che esce dalla Chiesa Riformata di Nuenen” sono state esposte al pubblico fino al 26 febbraio.


“Tutta l’attività che poi ha portato al sequestro dei due Van Gogh – ha affermato il tenente colonnello della guardia di finanza Giovanni Salerno nel video – è iniziata nel 2013 con le indagini su un traffico internazionale di stupefacenti. Risultanze di attività investigative ci portavano a sapere che quel clan aveva nelle sue disponibilità due Van Gogh. Non appena abbiamo capito che c’era la possibilità di ritrovarli una squadra si è mossa e dopo un paio d’ore mi è arrivato un messaggio: ‘i bambini sono a casa’.

Era il segnale che i due Van Gogh erano stati ritrovati. Aver restituito i dipinti è motivo di grande orgoglio. Non capita tutti i giorni di sequestrare due Van Gogh”.

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