Incendio capannone a Castellammare, via all’inchiesta: ascoltato il proprietario Mario Vuolo

Castellammare incendio capannone 1Incendio capannone nella periferia di Castellammare di Stabia: in queste ore le forze dell’ordine stanno cercando di appurare se l’origine delle fiamme è stata dolosa.

Un compito non facile per i carabinieri della compagnia stabiese che hanno avviato le indagini sull’episodio ma che devono fare i conti con un rogo che, bruciando per molte ore, ha distrutto ogni cosa.

I militari, intanto, hanno ascoltato Mario Vuolo, il “re del ferro”, noto imprenditore di Castellammare, proprietario del capannone di via Pozzillo. L’uomo ha affermato che la struttura era stata data in affitto da alcuni mesi e che non era coperta da polizze assicurative.

Nel capannone un tempo c’era la sede della società fallita Carpenfer di cui era amministratore Vuolo, coinvolto nel 2014 in un’inchiesta della guardia di finanza per bancarotta fraudolenta proprio per via del crac dell’impresa impegnata nella carpenteria metallica. (Il testo continua dopo il video)

Il nome dell’imprenditore stabiese è salito poi alla ribalta delle cronache qualche anno fa quando è stato indagato, per poi essere assolto già in molti casi, da diverse Procure del Paese per attentato alla sicurezza dei trasporti.

L’incendio capannone di ieri ha interessato numerose balle di abiti usati che erano accatastate. Il rogo ha sprigionato una densa nube di fumo nero che ha sovrastato la città per tutta la giornata.

Panico tra i residenti della zona periferica di Castellammare che sono stati fatti evacuare dai vigili del fuoco accorsi in via Pozzillo, mentre la protezione civile e il sindaco di Castellammare Antonio Pannullo hanno invitato gli abitanti della zona “a chiudere le finestre e qualsiasi impianto di condizionamento o ricambio aria” per motivi di sicurezza. 

Nessun ferito fortunatamente nell’incendio capannone. Il 118 non è stato allertato anche perché fin dal momento dell’inizio dell’incendio, i residenti sono riusciti a mettersi in salvo e a non respirare il fumo tossico che si divampava nel cielo stabiese.

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