Matteo Salvini a Napoli e scontri tra centri sociali e forze dell’ordine in occasione della convention del leghista alla Mostra d’Oltremare: sono in tanti ad accusare il primo cittadino partenopeo Luigi de Magistris di avere avuto un ruolo negativo con infelici affermazioni in questa brutta vicenda.
“In tv ho assistito – ha commentato il giornalista Maurizio Costanzo – ad uno show di grande inciviltà. De Magistris se ne assuma la responsabilità. Il sindaco di Napoli ha sbagliato nel dichiarare ‘a Napoli lo Stato sono io’ perché si è montato la testa. Lui è solo il sindaco della città, lo Stato è il prefetto, sono le forze dell’ordine, è il questore”.
Parole dure a cui hanno fatto eco le dichiarazioni di Mara Carfagna, deputato e consigliere comunale a Napoli di Forza Italia: “Invece di aizzare gli animi di facinorosi dimostranti dei centri sociali de Magistris prenda atto del blocco totale del trasporto pubblico in città che lo vede diretto responsabile. In campagna elettorale aveva promesso che avrebbe dato a Napoli un servizio pubblico degno della terza città d’Italia.
Ma ancora una volta dal finto rivoluzionario aspirante ‘masaniello’ sono arrivate solo promesse. L’Anm versa in condizioni disastrose non solo a causa dei tagli nei trasferimenti ma soprattutto per una gestione dissennata e per l’inefficienza di un’amministrazione sempre in bolletta perché incapace di riscuotere le entrate, di valorizzare il patrimonio e di ridurre gli sprechi. Di questo passo i napoletani saranno costretti a organizzarsi con mezzi di fortuna o a contare solo sui propri passi”.
Lo avevamo previsto e così è stato: de Magistris ha prestato il fianco questa volta agli avversari politici che hanno immediatamente dato il via ad una massiccia campagna mediatica contro l’ex magistrato a causa degli scontri voluti dai centri sociali.
Forse Dema (movimento politico facente capo a de Magistris e avente per segretario il fratello Claudio) ha veramente influito negativamente su un sindaco sempre più lontano dalle reali emergenze comunitarie, eccessivamente polemico con il governo centrale e soprattutto incapace di concretizzare quanto promesso in periodo elettorale ai napoletani.
Alfonso Maria Liguori