Castellammare di Stabia: dopo l’occupazione da parte dei consiglieri del Movimento 5 Stelle e la contestazione degli ex lavoratori della società municipalizzata fallita Terme di Stabia spa, il sindaco Antonio Pannullo ha deciso di recarsi in Prefettura a Napoli per diffidare i grillini.
Arriva quindi in consiglio comunale a Castellammare di Stabia il provvedimento riguardante le Antiche Terme di Stabia, ma è subito caos: il Movimento 5 Stelle ha occupato l’aula consiliare; il sindaco Antonio Pannullo ha abbandonato la sala “Falcone e Borsellino” mentre era in corso una forte contestazione da parte degli ex lavoratori.
Il consigliere comunale Vincenzo Amato ha sottolineato che c’è bisogno di chiarezza dal punto di vista istituzionale e politico per affrontare un simile provvedimento che dovrebbe portare alla riapertura dello stabilimento in sinergia con i privati.
Una chiarezza e una sicurezza per quanto riguarda la “filiera istituzionale” che al momento manca. Problemi interni alla maggioranza e all’amministrazione targata Partito Democratico, infatti, sono scaturiti dalla complicata vicenda riguardante il tesseramento del Pd.
In quell’occasione numerose polemiche sono state sollevate dal fatto che circa un centinaio di tessere “pagate” da Eduardo Melisse sono state annullate. Melisse è attualmente presidente del consiglio comunale, ha sostenuto il sindaco di Castellammare Antonio Pannullo alle ultime elezioni amministrative, ma si è detto pronto a lasciare il Pd.
La contestazione degli ex lavoratori della società partecipata fallita Terme di Stabia presenti in aula è partita alle ore 17 quando i consiglieri di maggioranza e il sindaco Pannullo sono entrati in assise.
Il sindaco di Castellammare Antonio Pannullo, in accordo con il presidente del consiglio comunale Eduardo Melisse, ha quindi deciso di segnalare quanto accaduto al prefetto. La circostanza, infatti, sarebbe prevista dal regolamento del consiglio comunale.
Gennaro Esposito