Prende carta e penna il consigliere comunale Salvatore Vozza per chiedere l’azzeramento dei vertici dell’Azienda Sanitaria Locale Napoli 3. “La sanità stabiese – scrive Salvatore Vozza nell’interrogazione indirizzata al sindaco – sta vivendo uno dei periodi più critici degli ultimi anni, poiché scelte di politica regionale e aziendale a dir poco discutibili hanno relegato Castellammare da capofila della ex ASL Napoli 5 al ruolo di gregaria della ASL Napoli 3 Sud”.
“Del resto già da quando tra la fine del 2013 e l’inizio del 2014 si effettuò il trasferimento degli Uffici della Direzione Strategica Aziendale dalla nostra città, (lasciando tra l’altro un intero palazzo ristrutturato proprio al fine di accogliere la sede centrale e ridotto ormai ad un contenitore semivuoto) al presidio Bottazzi di Torre del Greco (dove insistono nello stesso plesso uffici di direzione e ambulatori del distretto) si era reso evidente il sintomatico segnale della scarsa considerazione della politica regionale nei confronti di questo territorio”.
Scelte che, come sottolinea il rappresentante dell’opposizione “si evidenziano allorquando i cittadini utenti sono costretti a ricorrere alle cure specialistiche o d’urgenza presso il P.O. San Leonardo con tutti i disagi che ne conseguono. Carenze strutturali e organizzative, dovute a scelte strategiche che riteniamo sbagliate, e la ormai cronica insufficienza di personale di tutte le categorie, fanno sì che il secondo ospedale della Campania per numero di accessi, viva un’emergenza quotidiana. Basti pensare alla mancanza ormai quasi totale di personale con qualifica di Operatori socio-sanitari che costringe gli infermieri a mansioni che non gli competono, procurando così un disservizio e un disagio che si riversano a cascata su tutti gli operatori e ovviamente sui degenti”.
E’ lungo l’elenco delle difficoltà che si registrano contenuto nei vari punti dell’interrogazione che il consigliere Salvatore Vozza ha evidenziato. “Al sindaco – scrive Vozza – chiedo se è a conoscenza di tutte le criticità elencate e se ha già avuto modo di incontrare i vertici dell’ASL per essere messo al corrente, in maniera ufficiale, delle reali condizioni in cui si trova la sanità stabiese. Se intende convocare una seduta del Consiglio Comunale, a cui invitare anche i vertici dell’ASL, per definire soluzioni condivise atte al superamento delle problematiche.
Se intende rappresentare con fermezza al Presidente della Regione e all’Assessore regionale competente i problemi che diversi consiglieri comunali da tempo con diverse interrogazioni hanno provato a rappresentare, casi già oggetto di denunce da parte degli stessi operatori della sanità, di singoli cittadini, dalla stampa. Se intende chiedere al Presidente della Regione un cambio di passo serio nella Sanità, cominciando ad azzerare gli attuali vertici dell’ASL, sottraendo in questo modo un settore così fondamentale per la salute dei cittadini alle influenze politiche e su cui vari esponenti regionali hanno costruito le loro fortune non solo politiche. Una simile situazione inoltre mortifica gli sforzi e le competenze esistenti e le stesse significative eccellenze in diversi settori.
Se intende, per tutelare gli interessi dei cittadini, a partire da quelli più esposti, di tutti gli operatori del settore, evidenziare alla stessa Procura della Repubblica le condizioni difficili che si riscontrano nel funzionamento della sanità nella nostra città Se ritiene, infine, di convocare in tempi rapidi una conferenza dei capigruppo per definire le iniziative più utili da assumere e per valutare, secondo quanto previsto dall’art.99 del Reg. Organi, l’istituzione di una Commissione speciale di studio per esaminare,sulla base del reale funzionamento dei LEA, le aspettative della città in materia di servizi sanitari . Penso – conclude Vozza – che non ci sia più nulla da aspettare la sanità stabiese è completamente in ginocchio e non si può più restare inermi”.