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Estorsioni, camorristi in manette ad Ercolano. Il sindaco: “Lo Stato è più forte della criminalità”

ercolano ciro buonajutoEstorsioni e arresti di camorristi ad Ercolano, il sindaco Ciro Buonajuto ha così commentato: “Lo Stato è più forte di qualsiasi forma di criminalità”.

13 affiliati a due clan di camorra sono stati arrestati ad Ercolano dai carabinieri nel corso di un’operazione scattata questa mattina. Al blitz si è arrivati soprattutto grazie alle denunce dei negozianti coraggiosi.

Ad effettuare il blitz i militari della compagnia di Torre del Greco che hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale del Riesame di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia (Dda) partenopea.

“Questa mattina una nuova operazione delle forze dell’ordine – ha detto Buonajuto – ha portato in carcere boss e gregari dei clan che imponevano il pizzo ai commercianti di Ercolano. Quella di oggi è l’ulteriore testimonianza del fatto che, quando sia alleano tutte le forze positive di una comunità, lo Stato è più forte di ogni forma di criminalità. Ringrazio i magistrati, i carabinieri ed i commercianti che hanno avuto il coraggio di denunciare i propri aguzzini.

Insieme all’associazione Antiracket Ercolano, stiamo organizzando un incontro con le scuole che si terrà martedì prossimo al Mav in occasione della Giornata in memoria delle Vittime della mafia. Le nuove generazioni devono conoscere il lavoro delle istituzioni e il coraggio di questi imprenditori che hanno liberato la città dal racket”.

Sulla vicenda è intervenuto anche Tano Grasso, presidente onorario della Federazione Antiracket Italiana (Fai), che ha ringraziato commercianti e carabinieri.

“L’operazione della Dda di Napoli di questa mattina è una ulteriore conferma della forza dell’associazionismo antiracket che attraverso la denuncia collettiva delle vittime dà loro sicurezza e solidarietà.

Il ‘modello Ercolano’, nato nel 1990 a Capo d’Orlando in Sicilia, si fonda sulla collaborazione con le forze dell’ordine, sulla condivisione della denuncia da parte di tutti i soci: chi è stato vittima convince altri colleghi a denunciare.

Negli ultimi anni si sono svolti decine di processi a Ercolano e quasi cento colleghi hanno testimoniato in Tribunale. Infine l’operazione di oggi cancella ogni residuo alibi alla connivenza con la camorra: oggi è assai più facile denunciare e collaborare”.

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