Un evento che sarà caratterizzato dall’affermazione del “fronte del sì” al referendum del 4 dicembre 2016 e che “ha segnato una profonda linea di demarcazione fra il Partito dell’Innovazione che voleva, e ancora vuole essere, il Pd coordinato da Matteo Renzi, e l’altro Pd della ‘conservazione’ e del «passato”.
“Siamo pienamente consapevoli che molto è dipeso dalla polarizzazione del voto sulla persona di Renzi. – si legge nel comunicato del Pd di Boscoreale – Così come siamo coscienti che, purtroppo, per il Paese si è delineata la certezza che non si ripresenterà in un futuro prossimo una cosi importante occasione per avviare l’Italia sulla strada delle indispensabili riforme istituzionali e sociali”.
Il Pd boschese promuove il congresso del 30 aprile 2017 che per loro rappresenta la possibilità di un continuum “dell’azione intrapresa dal Governo Renzi attraverso risposte concrete e operative ai problemi e non con proclami vuoti e inconcludenti”.
“Il congresso – si legge nella nota dei democratici di Boscoreale – dovrà servire a confermare e rafforzare il Partito Democratico come partito riformista, teso a pubblicizzare al massimo le riforme già approvate e nel contempo a completare il processo avviato; partito a vocazione maggioritaria con il sostegno pieno e incondizionato alla legge elettorale per evitare lo stallo del proporzionale secco.
Partito inclusivo, che unisca in una sola famiglia tutti quei cittadini che hanno a cuore la riforma della società italiana e che non possono, pertanto essere etichettati con vecchie qualifiche di centro – destra; partito impegnato dei valori di: difesa della famiglia, tutela delle minoranze, promozione della dignità delle categorie più deboli e più povere, impegno continuato e durevole nel tempo per promuovere l’occupazione dei giovani e dei disoccupati, lotta tenace alle sperequazioni sociali, all’evasione fiscale e a tutte le mafie che infestano il nostro paese; partito per lo sviluppo del Sud, consapevoli che se non decolla il nostro Mezzogiorno non migliora la condizione economica e sociale dell’Italia”.
L’obiettivo finale del Pd è quello di raccogliere proposte, osservazioni e integrazioni da fondere in un unico documento-piattaforma da diffondere ed illustrare nelle prossime scadenze congressuali.
Gianluca D’Ambrosio