Il corteo, partito da piazzetta Aldo Moro, ha raggiunto i luoghi simbolo della città della pasta, dove sono stati i letti i nomi delle 995 vittime delle mafie. Il corteo si è quindi fermato a piazza Amendola, via Roma, via Pasquale Nastro, piazza Aubry, piazza Marconi e via Vittorio Veneto all’altezza del Municipio.
Molto emozionante è stata la sosta presso via Michele Cavaliere, stradina dedicata all’imprenditore caseario che si oppose al racket e che il 19 novembre del 1996 fu vittima di un vile agguato di camorra. La manifestazione si è chiusa a via Roma dove si è esibita l’orchestra dell’istituto scolastico Fucini-Roncalli.
Tra i partecipanti anche le autorità cittadine, il sindaco Paolo Cimmino, l’assessora Sara Elefante, rappresentanti del consiglio comunale e della giunta, il comandante della locale stazione dei carabinieri Giovanni Russo, il comandante dei vigili urbani Luigi De Simone. Una numerosa delegazione di studenti
“Quella di ieri è stata una giornata straordinaria, migliaia di persone in tutta Italia hanno ricordato i nomi di coloro che hanno sacrificato la loro vita per assicurarci un futuro di giustizia e responsabilità. La strada percorrere è ancora lunga e ieri abbiamo fatto un passo importante anche a Gragnano, città dove in passato la camorra ha ucciso e devastato e dove ancora oggi i problemi sono tanti.
I piccoli studenti gragnanesi hanno intonato cori e preparato cartelloni, i loro sorrisi e la loro convinzione ci indicano che la strada che abbiamo intrapreso è quella giusta, seppur ancora lunga e difficile. L’anno prossimo speriamo di riproporre la manifestazione coinvolgendo tutti i comuni limitrofi e organizzando momenti di incontro prima e dopo il 21 marzo”, commentano i rappresentanti del presidio stabiese di Libera, dedicato alla memoria di Alberto Vallefuoco, Rosario Flaminio e Salvatore De Falco vittime innocenti della camorra.