Il Consiglio Comunale di Pomigliano d’Arco ha approvato, con delibera 114/ 2016 il Regolamento “Utilizzo della sala matrimoni situata presso l’immobile ex Distilleria”. Il provvedimento fa seguito alla delibera 34/2014 avente ad oggetto “Celebrazione di matrimoni civili in luogo diverso dalla Casa Comunale: Istituzione di un separato Ufficio di Stato Civile presso il Palazzo Ex Distilleria Esposito”.
Sarà possibile celebrare il matrimonio civile, dunque, in un luogo differente dalla sede municipale, ovvero presso la suddetta “Sala Matrimoni del Palazzo dell’Ex Distilleria” di Via Roma n. 281. L’antico fabbricato che secerneva spirito per preparati alcolici è ormai da più di cinque anni sede di un caffè letterario, ove si svolgono diversi eventi anche di rilievo nazionale, di carattere politico e soprattutto culturale, dalla presentazione di libri e album musicali alla organizzazione di cineforum ed interessanti incontri e dibattiti. E’ anche sede della libreria Feltrinelli, ubicata al pian terreno dello storico edificio pomilio.
Anche i cittadini che non sono residenti a Pomigliano d’Arco possono sposarsi presentando la delega rilasciata dal proprio Ufficiale dello Stato Civile. La sala, della superficie di circa 100 mq e con una capienza di 60 posti a sedere, con accesso a due terrazze, potrà essere arricchita con addobbi e decorazioni floreali.
Il regolamento prevede che le celebrazioni sono comunque sospese nei maggiori giorni festivi, in particolare, dal 1 al 6 gennaio, la domenica di Pasqua ed il Lunedì dell’Angelo, il 25 aprile, il 1 maggio, il 2 giugno, il 15 agosto, il 1 novembre, l’8 il 25 ed il 26 dicembre.
La richiesta per l’utilizzo della sala deve essere inoltrata almeno trenta giorni prima della data delle nozze presso l’Ufficio Patrimonio che, entro dieci giorni, accoglierà la domanda o la respingerà con allegate le ragioni. L’utilizzo della sala richiederà il pagamento alla Tesoreria del Comune, e l’intero allestimento della sala con ulteriori arredi sarà interamente a carico dei coniugi. Sarà assolutamente vietato spargere riso, coriandoli o confetti, ed i trasgressori saranno costretti al pagamento di una somma pari a 150 € come contributo spese.
Giovanni Di Rubba