A Pomigliano il progetto “Home Care Premium” a favore dei diversamente abili

L’INPS gestione ex INPDAP  finanzia progetti innovativi e sperimentali di Assistenza Domiciliare a favore dei soggetti affetti da invalidità.

Il progetto non è finalizzato solo a contribuire economicamente con interventi diretti assistenziali in danaro, ma anche e soprattutto quello di fungere da supporto per la comunità degli utenti nell’affrontare, risolvere e gestire le difficoltà connesse alla status di non auto sufficienza proprio o dei propri familiari.

La parola d’ordine è valorizzare l’assistenza per le persone diversamente abili e non autosufficienti, attraverso, in prima istanza, e come accennato, un contributo mensile finalizzato a coprire i costi per l’assunzione di una badante (prestazione prevalente) per l’assistenza domiciliare ed altresì con l’erogazione di prestazioni integrative prestate dagli Ambiti Territoriali Sociali (ATS) convenzionati con l’Inps in cui il disabile risiede.  Per i comuni dell’Ambito Territoriale Sociale 25, Sant’Anastasia e Pomigliano d’Arco, è possibile ricevere Informazioni, contatti e presentazione di domande presso quest’ultimo, comune capofila dell’area, recandosi presso lo sportello sociale. Ambito 25 è tra i 387 che hanno aderito alla iniziativa.

Un appuntamento importante che consente alle famiglie che hanno un disabile da gestire un aiuto prezioso per coprire parte dei costi di assistenza.

Beneficiari sono tutti i dipendenti pubblici e pensionati INPS – EX INPDAP-, nonché, laddove i suddetti soggetti siano viventi, a favore del loro coniuge (ove non sia intervenuta sentenza di separazione), dei parenti ed affini entro il 1° grado (anche non conviventi ed anche minori), dei soggetti legati da unione civile o dei conviventi di fatto ai sensi della legge 76/2016, rientranti nelle categorie di disabili/invalidi/inabili riconosciute ai sensi delle leggi nazionali vigenti in materia con invalidità compresa tra  67%  e 100%.

Gli aventi diritto potranno usufruire sia di prestazioni prevalenti, nello specifico il contributo economico mensile per l’erogazione dell’Assistenza Domiciliare, sia di prestazioni integrative, ovverossia servizi di sostegno aggiuntivi a supporto del percorso assistenziale. Con il programma HCP 2017 la prestazione prevalente, cioè il contributo economico per assumere la badante, può erogare sino ad un massimo di 1.050 euro nei casi in cui il beneficiario abbia un gravissimo grado di invalidità previo ottenimento di un punteggio calcolato d’ufficio sulla base dell’ISEE familiare del richiedente. Il contributo decresce proporzionalmente al diminuire del grado di invalidità del beneficiario e al crescere dell’ISEE sino ad azzerarsi completamente nelle combinazioni con un ISEE elevato e un grado di disabilità ridotto. Ai fini del calcolo dell’ammontare del contributo economico mensile, l’Inps detrarrà, per il valore corrispondente, eventuali altre provvidenze che, con riferimento alla corrispondente mensilità, siano riconosciute dall’Istituto medesimo o da altre Amministrazioni Pubbliche, come in particolare l’indennità di accompagnamento.

Per quanto concerne i  servizi Integrativi, oltre al contributo economico per l’assistenza familiare il programma HCP riconosce anche alcune prestazioni integrative erogate dalle aziende, strutture ospedaliere ed altri Enti pubblici socio-assistenziali competenti per territorio nell’ambito 25.  Anche il contributo per le prestazioni integrative che l’Inps riconosce agli ambiti territoriali  è graduato in funzione della disabilità e dell’Isee del richiedente e può coprire i costi per prestazioni sino ad un massimo di 500 euro al mese; dovrà, comunque, essere preceduto da una valutazione del bisogno socio assistenziale del disabile e dalla sottoscrizione del PAI , il Piano Assistenziale Individuale in cui vengono individuate le prestazioni più appropriate per il beneficiario.  Tra i servizi integrativi l’Inps riconosce, a secondo delle possibilità tecniche dell’ATC,  servizi professionali domiciliari resi da operatori socio sanitari ed educatori professionali tra cui anche i servizi resi da psicologi, come supporto alla famiglia, da fisioterapisti, logopedisti; servizi e strutture a carattere extra domiciliare di natura non sanitaria, per la crescita delle capacità relazionali o cognitive, il potenziamento delle abilità, e la prevenzione e il rallentamento della degenerazione che incide sul livello di non autosufficienza, da svolgersi esclusivamente presso centri socio educativi riabilitativi diurni per disabili, centri diurni per anziani, centri di aggregazione giovanile, centri per l’infanzia. Inoltre servizi di sollievo a favore del nucleo familiare e dei caregiver, per il recupero delle energie psicofisiche necessarie all’assistenza del beneficiario. Infine il trasferimento assistito del disabile per specifici e particolari necessità visite mediche, accesso al centro diurno,  servizio pasto e fornitura di supporti non finanziati da altre leggi nazionali o regionali vigenti, previa prescrizione medica o figura professionale qualificata ed, infine, percorsi di integrazione scolastica. 

La domanda di assistenza domiciliare, sia per contributi che servizi, deve essere presentata dal richiedente, esclusivamente per via telematica e nel sito istituzionale di INPS entro il 30 marzo alle ore 12.

Giovanni Di Rubba

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