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Gragnano: si consegna in carcere Annamaria Molinari, moglie del boss Di Martino

Ha deciso di consegnarsi spontaneamente alla casa circondariale femminile di Pozzuoli, Annamaria Molinari, moglie del boss dei Monti Lattari Leonardo Di Martino, noto nel mondo criminale come “‘o lione”. La donna, tuttavia, era ricercata da ben nove mesi e dovrà scontare altri cinque anni di carcere dopo la condanna ricevuta nell’ambito dell’inchiesta “Golden Gol”.

Dopo l’arrivo della donna nel carcere napoletano, sono state subito allertate le forze dell’ordine che ora stanno indagando sul passato della donna e stanno tentando di capire come sia stato possibile che la moglie del boss Di Martino sia stata irreperibile per tutto questo tempo. Secondo alcune indiscrezioni, la donna è sempre rimasta nei territori dei Lattari a confine fra Pimonte e Gragnano senza che nessuno se ne accorgesse.

Sarebbe stata aiutata da qualcuno, probabilmente da affiliati alla cosca sia dei Di Martino che dei D’Alessandro con i quali è nata un’alleanza nel 2008 dopo anni di guerra. Alleanza improntata particolarmente sulla gestione del traffico di stupefacenti e soprattutto di marijuana, il vero oro per la famiglia Di Martino. Nella scorsa estate, però, grazie all’attività costante dei carabinieri, moltissime piantagioni di proprietà del clan di Gragnano sono state sequestrate recando danni per milioni di euro all’attività criminale dei Di Martino.

Annamaria Molinari, in tutto ciò, aveva da sempre un ruolo principale. Nell’ambiente criminale era nota come “lady marijuana” e gestiva probabilmente sia la coltivazione che lo spaccio della droga, soprattutto dopo l’arresto del marito. E’ finita in manette nell’autunno del 2010 dopo un’operazione della Direzione Distrettuale Antimafia che portò alla luce un giro di scommesse gestito alle falde del Faito dai D’Alessandro di Castellammare e anche dal clan Di Martino di Gragnano. In questi anni, infatti, venne scoperta l’alleanza fra i due sodalizi criminali nata tra il 2008 e il 2009 e perfezionata da esponenti di spicco del clan stabiese. Nell’inchiesta “Golden Gol” furono coinvolti anche i figli della donna, Fabio e Michele Di Martino.

Gennaro Esposito

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