Nell’ambito dei pressanti servizi di controllo del territorio esercitati dalla Polizia di Stato unitamente all’Arma dei Carabinieri e alla Guardia di Finanza nel quartiere Sanità, volti a “saturare” l’area e a contrastare l’attivismo di clan camorristici locali, nel pomeriggio di ieri gli uomini della Sezione Falchi sono intervenuti nel cortile di uno stabile, dove intercettavano un gruppo di sette giovani sospetti, tutti pregiudicati e vicini al clan Vastarella.
Alla vista degli agenti tentavano di fuggire.
Prontamente bloccati dagli uomini dei Falchi, collaborati da altre unità del Reparto Prevenzione Crimine, si procedeva all’arresto di due del gruppo:
VASTARELLA Fabio, del 1984, già agli arresti domiciliari perché ritenuto responsabile nel 2016 del reato di ricettazione di un’auto provento di rapina. Lo stesso è nipote di VASTARELLA Patrizio, capo dell’omonimo clan, persona di elevato spessore criminale, con numerosi precedenti penali tra cui il reato di cui all’art. 416bis c.p..
STELLA Antonio, del 1983, per porto abusivo di arma da fuoco, ricettazione e resistenza a pubblico ufficiale. In particolare STELLA è stato trovato in possesso di un’arma da fuoco (modello PHYTON 357 Magnum), con matricola abrasa, di cui tentava di disfarsene nel momento si avvedeva dell’irruzione degli agenti.
Gli altri cinque sono stati denunciati per resistenza a pubblico ufficiale. Costoro tentavano di impedire fisicamente l’intervento degli operatori per eluderne il controllo. Uno di essi, P. D., risulta essere stato ferito con colpi d’arma da fuoco in un agguato di camorra dello scorso novembre.
Tutti annoverano numerosi precedenti penali e risultano attigui al clan Vastarella.
Sono in corso approfondite indagini volte a delineare le motivazioni di quello che si può definire un vero e proprio “summit”, propedeutico presumibilmente alla consumazione di eventi criminosi.