
Anche la Filcams – Cgil di Castellammare di Stabia sarà presente a Roma per scioperare contro i mancati rinnovi dei contratti collettivi. Ben 50 lavoratori e lavoratrici partiranno venerdì prossima alla volta della capitale per manifestare il loro dissenso contro questo mancato contratto che reca molti problemi a tutti i cittadini stabiesi.
A curare la giornata sarà Luigi Riccardi (responsabile Filcams – Cgil) che ha così commentato: “E’ arrivato il momento di dire basta. Sono troppi anni che non si rinnovano questi contratti collettivi di lavoro. Noi vogliamo soprattutto rispetto per i diritti di tutte le lavoratrici e dei lavoratori che ogni giorni non fanno mancare mai la loro professionalità”.
“Il 31 marzo – spiega il sindacalista – è previsto lo sciopero generale Nazionale a Roma per i mancati rinnovi dei contratti collettivi Nazionale di lavoro(pulizia ,Ristorazione e Agenzie Viaggio). Noi come Filcam – Cgil di Castellammare di Stabia porteremo una delegazione di 50 tra lavoratrici e lavoratori. Il pullman partirà da Castellammare (vicino ospedale San Leonardo) alle ore 06:00 per arrivare alla manifestazione Nazionale per le ore 09:00”.
A comporre la delegazione ci saranno addetti alle pulizie dell’ospedale “San Leoonardo” di Castellammare ,dell’INPS, del Comune. Inoltre anche alcuni addetti alle pulizie dello stabilimento Fincantieri, addetti alla refezione scolastica, addetti alle pulizie Auchan di Pompei, tutti gli esponenti della refezione scolastica di Torre Annunziata e, infine, anche gli addetti alle pulizie del Centro Commerciale La Cartiera di Pompei. Il commento finale di Riccardi è chiaro: “Non ci fermiamo fino a quando non ci riconoscono tutti i diritti che noi chiediamo”.
Quando venerdì prossimo la capitale sarà invasa da lavoratori da tutta Italia, ci sarà anche una piccola delegazione da Castellammare di Stabia e Torre Annunziata che manifesterà tutto il proprio dissenso per il mancato rinnovo dei contratti. Ennesimo piccolo risultato raggiunto da Riccardi dopo l’assunzione di alcuni operai “indesiderati” di Fincantieri.