
Deturpare il patrimonio archeologico della città di Castellammare di Stabia, purtroppo, sembra essere diventata un’abitudine. La fontanina, storica, di via Sanità, considerato il mancato utilizzo, è diventata il luogo ideale nel quale lasciare rifiuti anche pericolosi per l’ambiente. In passato questa fontanina, come testimoniato dai colleghi di “Libero Ricercatore”, fu invasa anche da mobili e oggetti di tutti i tipi.
Ultima scoperta, ad ordine di tempo, è stata questa mattina quando una televisione è stata ritrovata sulla base della fontana avvolta nella vegetazione. Nonostante l’atto incivile, l’ex proprietario, almeno si presume, ha preferito lasciare anche un messaggio ironico sullo schermo: “Funzionante. Manca solo il telecomando”. E’ solo l’ennesimo scempio in una delle strade storiche della città di Castellammare che ha colpito questa particolare fontanina. In passato era stata ricoperta di rifiuti ingombranti e da simbolo d’arte, simbolo di quello che un tempo fu la città delle acque, è diventata deposito di rifiuti.

Addirittura, per completare il quadro, le onoranze funebri utilizzano la parete di questa come muro sul quale fissare i necrologi. Nonostante fosse danneggiata da anni, inoltre, il Comune non ha mai provveduto nel corso di tutto questo tempo alla manutenzione della fontanina di via Sanità. Ovviamente tutto ciò comporta un innalzamento del livello di degrado. Nel cuore di Castellammare, in una delle zone più significative della città, l’incuria è sempre elevata.
Mentre tutti rivolgono l’attenzione alla “nuova” villa comunale, sono anche altre le problematiche della città che si dimostra ancora inesperta sul piano del decoro urbano e sul rispetto del territorio. Una piccola ricchezza e un piccolo simbolo di quella Castellammare del passato, viene quotidianamente usurpato da alcuni atti incivili. Qualsiasi rifiuto ingombrante, infatti, dovrebbe essere consegnato all’isola ecologica stabiese e non lasciato per strada ma questa, purtroppo, è un’altra storia. Con un sistema di videosorveglianza totalmente inefficace a ricoprire l’intero territorio comunale (in alcune zone non funziona neanche), la lotta ai trasgressori risulta essere un’utopia.