Procede a gonfie vele il Corso per diventare apicoltore 2017, organizzato dal Gruppo Apistico Paritetico VolApe e dall’AiaCeNa (Associazione Interprovinciale Apicoltori Casertani eNapoletani) proprio presso la sede del CoNaProA a Vairano Patenora.
Una massiccia partecipazione di iscritti, 50 per l’esattezza, anche quest’anno si sono fidati e affidati alla professionalità e alla competenza di uno staff di docenti che a vario titolo vantano una posizione di tutto rispetto nel panorama apistico nazionale.
“L’obiettivo del corso – fanno sapere gli organizzatori – resta quello di promuovere un’apicoltura consapevole, sostenibile, moderna, insomma, un’apicoltura VolApe”. Non è per niente un caso, infatti che lo slogan del corso è: “Impara a fare l’apicoltore da chi sa fare l’apicoltore!”.
E ancora una medaglia al merito la notizia di qualche giorno fa, un attestato di regolarità della conduzione e della gestione del CoNaProA. Dopo aver superato brillantemente i controlli dei revisori di Ue Coop in merito alla vigilanza del ministero dello Sviluppo Economico, infatti, un nuovo esame è stato superato.
Alla fine di un attento esame della documentazione presentata, la Giunta della Regione Molise – Direzione Generale per la Salute, ha determinato l’iscrizione all’albo regionale delle società cooperative del CoNaProA, al numero d’ordine generale n.454 e nella categoria di lavoro agricolo al nr.84. in quanto la sede legale della cooperativa è molisana.
Ma torniamo alle api. Pure in campo il CoNaProA non ha intenzione di placare la sua sete di conoscenza e di sperimentazione e allora questa primavera è ufficialmente partita una nuova avventura. A Palma Campania, feudo apistico di Mario Ambrosino, Presidente dell’AiaCeNa (Associazione Interprovinciale Apicoltori Casertani e Napoletani) nonché produttore di riferimento di polline italiano di alta qualità, è stato installato un centro di fecondazione di api ligustiche del CoNaProA.
L’ambizioso obiettivo dell’iniziativa è quello di controllare gli accoppiamenti delle linee femminili del CoNaProA con le linee maschili autoctone o quanto meno adattate nell’area del vesuviano. Riccardo Terriaca, direttore del CoNaProA e Mario Ambrosino, che hanno voluto fortemente dar vita al progetto dell’ape ligustica “scugnizza” – questo il simpatico nome dato all’iniziativa, hanno rimarcato la necessità per l’apicoltura moderna di recuperare, nella selezione delle api, il carattere della rusticità per svoltare verso un’apicoltura più sostenibile e meno condizionata dall’intervento continuo dell’uomo.