Pozzuoli, i commercianti: “Avvicinati da politici che non vedevamo da cinque anni”

pozzuoli commercianti torno subitoPolemiche dai commercianti sulle ormai prossime amministrative locali a Pozzuoli: garantendo l’anonimato abbiamo intervistato i gestori di alcune attività ristorative della zona e le dichiarazioni lascerebbero poco spazio ai dubbi.

“Siamo stati avvicinati da politici che non vedevamo da quasi cinque anni: ci hanno chiesto come procedessero le nostre attività commerciali e se avessimo preso atto di quanto di buono per noi commercianti il Comune ha fatto in questi anni. Gli stessi ‘signori’ hanno poi evidenziato come sia inutile credere e votare in un ‘ipotetico nuovo che avanza’ essendo ancora ben salda l’attuale amministrazione sul territorio ricordando che le cose filano lisce per tutti se si rimane ‘amici’, ma in caso di defezione alle urne la situazione potrebbe rapidamente mutare”.

Una questione delicatissima che sicuramente contribuirà a mantenere alta sul territorio l’attenzione della Procura della Repubblica e delle forze dell’ordine: è legittimo effettuare campagna elettorale, democratico esporre le proprie motivazioni molto meno farsi forte di un potere che sarebbe derivato dall’utilizzo per fini personali di strumenti pubblici.

Per quanto possano aver frainteso le buone intenzioni di qualche “addetto ai lavori” le parole dei commercianti vanno comunque prese seriamente in considerazione. Si sa come funziona in certi casi e francamente non vorremmo, ancora una volta, essere gli scopritori dell’acqua calda.

Al di là dell’identificazione dei soggetti politici che starebbero scorrettamente pubblicizzando la propria candidatura (o forse ri) sul territorio (questo poi lo stabiliranno gli organi competenti se lo riterranno opportuno) avvilisce l’idea che dopo gli ultimi scandali che hanno visto protagonisti in negativo Enti pubblici a Napoli, con l’arresto di primari, tecnici, infermieri di noti nosocomi partenopei e politici regionali (alcuni con deleghe importanti) qualcuno pensi ancora di fare politica in un certo modo.

Chi è vicino alla sana impresa sa bene a quali oneri amministrativi, fiscali e burocratici le attività siano sottoposte: a volte basta un “verbale in più”, una sanzione amministrativa rilevante per mandare in fumo anni e anni di duro lavoro. Questo dato non è mai sfuggito all’attenzione dei cattivi politici e di chi ha le mani in pasta ovunque negli “uffici che contano”.

Ed ecco che sovente l’imprenditore è costretto a scendere a compromessi e con lui magari i dipendenti per paura di perdere, in caso di chiusura, il preziosissimo posto di lavoro. Della serie: occhi aperti a Pozzuoli per le prossime amministrative perché certi vergognosi fenomeni non si ripetano mai più. Siamo certi che la comunità puteolana saprà dare prova di grande civiltà, senso democratico e trasparenza alle urne.

Alfonso Maria Liguori

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Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.