Castellammare, terminati i lavori a “Madonna della Libera”: fine dell’incubo per i residenti

madonna della liberaSono finalmente terminati i lavori in via “Madonna della Libera” a Castellammare di Stabia dopo gli ultimi mesi estremamente complicati per l’amministrazione di Toni Pannullo che ha dovuto fronteggiare molteplici difficoltà. La strada, comunque, è stata nuovamente riaperta al pubblico nonostante le polemiche scoppiate qualche mese fa, dopo una segnalazione della nostra redazione, relative al posizionamento dei sampietrini.

Ascoltando il parere dell’amministrazione comunale, venne spiegato che in questa strada sarebbe stato ripristinato lo stato effettivo dei luoghi specificando che dove si trovavano i sampietrini, sarebbero stati riposizionati mentre dove era presente l’asfalto, sarebbe stato tutto asfaltato. Al termine dei lavori, però, passeggiando per la strada storica dei pellegrini, si è notato che la ditta che gestiva il cantiere, nel completamento dell’arteria, ha dimenticato qualcosa.

Alcuni sampietrini, infatti, sono rimasti abbandonati a bordo strada e questo porta diritti ad una domanda: se dovevano essere tutti quanti piazzati di nuovo nelle proprie postazioni, come mai questi sono stati abbandonati? Probabilmente, mentre si stavano completando i lavori, la ditta avrà sbagliato qualcosa trovandosi qualche sampietrino in più. E adesso che fine faranno? Saranno eliminati o riutilizzati in altre strade? Non si conosce ancora la risposta.

Ciò che è certo è che la strada di “Madonna della Libera” continua a far discutere anche dopo il completamento di tutti questi lavori che hanno interessato la zona per mesi. I residenti e i semplici visitatori, in parte, non sono soddisfatti dell’opera considerato che la bellezza storica della strada, che aveva in passato, è stata completamente rovinata. Purtroppo, per quanto riguarda “Madonna della Libera”, ci sono stati molteplici problemi durante i lavori di metanizzazione che hanno contribuito a rendere la zona completamente isolata con grosse difficoltà per le famiglie residenti. Con l’apertura, comunque, si può dire veramente che l’incubo è finito anche se il lavoro finale non può essere considerato estremamente positivo.

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