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Barista ucciso a Budrio, parla la moglie Maria Sirica originaria di Sarno

barista ucciso a budrio moglie sarnoBarista ucciso a Budrio, parla la moglie Maria Sirica, originaria di Sarno. È stato ucciso con un colpo secco di pistola Davide Fabbri, il barista di 52 anni che ha perso la vita durante una rapina sabato sera scorso a Riccardina, una frazione di Budrio, nel Bolognese.

Il malvivente aveva fatto irruzione nel locale e il barista ha reagito alla richiesta di denaro. L’omicida, probabilmente un ex militare dell’est Europa, già ricercato dalla Procura di Ferrara per alcune rapine commesse con modalità violente nella provincia ferrarese, dopo aver sparato è fuggito a piedi in direzione del ponte della piccola frazione della città.

La vedova del barista ucciso a budrio, originaria di Sarno, e due clienti presenti al momento della rapina, hanno collaborato con i pm al fine di identificare il killer e di ricostruire la dinamica del delitto. “Aveva un accento straniero. Non aveva paura di nulla. Era basso e grosso allo stesso tempo”. Queste le uniche parole utili per l’identificazione della persona.

Dure sono invece quelle che la moglie di Davide Fabbri, Maria Sirica, ha lasciato ai giornalisti. “Non è giusto che la vita di Davide sia finita in questo modo. Non ha senso che un uomo buono che non hai fatto del male a nessuno, venga ucciso nel suo bar. Non so cosa credesse di poter trovare nella cassa. Aveva sia un fucile che una pistola come se dovesse assaltare una banca. Devono trovarlo e fargli pagare quello che ha fatto”.

Maria Sirica, la cui famiglia abita a Sarno in via Pietro Falciani, vive al nord da alcuni anni e lavora come infermiera in un ospedale della zona bolognese. “Davide ha resistito e ha cercato di disarmarlo. Voleva farlo ragionare”, racconta la donna circa i primi istanti della tragedia. “Non abbiamo nemici”, conferma Maria. Lei e suo marito erano delle persone che godevano di una profonda stima a Budrio.

Ora la vedova del barista ucciso a Budrio si appella alla giustizia: “Quel criminale non potrà farla franca. Vogliamo che la giustizia faccia il suo corso e siamo pronti a cercarlo ovunque sia”.

Intanto il sindaco Giuseppe Canfora e il consiglio comunale della città dell’acqua hanno espresso il loro cordoglio partecipando al dolore che ha colpito la loro concittadina per la barbara uccisione del suo marito.

Raffaele Massa

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