Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, che si sono calati nel vallone per assicurarsi che nessuno fosse caduto durante la frana, oltre ai carabinieri e ai vigili urbani. Anche i sindaci dei due centri della costiera sorrentina, Vincenzo Iaccarino e Giuseppe Tito, si sono recati sul posto.
L’arteria rappresentava in passato l’unico collegamento tra i vari centri prima della costruzione della statale sorrentina che unisce ora i sei centri della costiera. Già nel 2015 gli abitanti della zona avevano denunciato lo stato precario della stradina e chiesto interventi.
Questa strada di epoca romana conserva un cippo del Pons Maior (da cui il toponimo Ponte Maggiore) ancora oggi ammirabile, e che segnalava il termine della via Minerva (che partiva da Punta Campanella).
“Dopo la grave frana in via Ponte Orazio, al confine dei Comuni di Meta e Piano di Sorrento, contattato dai sindaci, mi sono recato personalmente sul posto per verificare la situazione. – ha detto Alfonso Longobardi, vicepresidente della commissione Bilancio della Regione Campania – Insieme a Giuseppe Tito e Vincenzo Iaccarino ho preso visione di una situazione alquanto pericolosa che richiede l’intervento immediato per mettere in sicurezza la zona e la pubblica incolumità.
Il genio civile regionale ha già effettuato alcuni rilievi dopo la frana in via Ponte Orazio, serve un’azione di massima urgenza da parte della Direzione Generale Lavori Pubblici e Difesa Suolo. Quanto avvenuto in penisola sorrentina conferma il grande rischio idrogeologico che incombe su determinate area del nostro territorio.
Monitorerò in Regione Campania la situazione al fine di garantire le risorse e gli interventi necessari per mettere in sicurezza la zona e tutelare cittadini e residenti. Purtroppo le frane sono un fenomeno tutt’altro che isolato in penisola sorrentina e in pochi mesi ho personalmente seguito due situazioni analoghe a quella di Ponte Orazio che hanno interessato Comuni come Sorrento e Massa Lubrense.
Anche in queste circostanze avevo sollecitato e fatto intervenire gli uffici regionali preposti per assicurare tempestivamente idonei interventi di messa in sicurezza”.