Crollo negli Scavi di Pompei, chiuse le indagini: “Cause naturali”

crollo negli scavi di pompeiCrollo negli Scavi di Pompei, chiuse le indagini della Procura della Repubblica di Torre Annunziata: “Muro crollato per naturale deperimento”. Dunque secondo i magistrati il crollo di gennaio 2017 non è avvenuto per cause riconducibili all’uomo.

A specificarlo in una nota il procuratore aggiunto Pierpaolo Filippelli. La Procura oplontina, in merito al crollo negli Scavi di Pompei, ha formulato richiesta di archiviazione al gip per il fascicolo d’indagine aperto nelle ore successive all’episodio a carico di ignoti.

Il crollo ha riguardato una porzione di muratura nell’atrio della Casa del pressorio di terracotta, segnalato dalla Soprintendenza archeologica di Pompei il 27 gennaio scorso. A cedere è stata una porzione di muro di circa 1,5 mq, pertinente alla parete non affrescata di un cubicolo che affaccia sull’atrio di una domus chiusa al pubblico, nota come la casa del Pressorio di terracotta, posta sulla via dell’Abbondanza al civico 22 (Insula IV) della Regio I.

La scoperta è avvenuta nel corso dei sopralluoghi di custodia. “Le indagini condotte dai carabinieri del gruppo di Torre Annunziata – ha spiegato Filippelli – e le attività di consulenza tecnica hanno appurato che il muro è crollato per naturale deperimento”.

Bisogna ricordare che il crollo negli Scavi di Pompei è avvenuto in un momento particolare per la gestione del sito archeologico: in atto c’è stata una forte protesta di un sindacato contro la Soprintendenza. Tensioni che hanno prodotto anche disdette ai tour operator per assemblee sindacali annunciate e poi revocate.

Il clima si è inasprito con il crollo del muretto e in un primo momento la Procura non ha escluso alcuna delle possibilità, vale a dire di natura colposa, dolosa o casuale. Il soprintendente Massimo Osanna ha lanciato delle preoccupazioni e i sindacati hanno risposto in toni duri.

La battaglia tra Soprintendenza e sindacato è salita alla ribalta delle cronache di mezzo mondo e da più parti ci si è divisi nel dare solidarietà ad Osanna o ai lavoratori. 

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