Tonnellate di sigarette di contrabbando in un’area parcheggio: maxi-sequestro a Striano. Il comando provinciale della guardia di finanza di Napoli effettua quotidianamente l’attività di prevenzione e di controllo del territorio.
Stanotte, nel corso dell’attività di sopralluogo e appostamento su siti per lo stoccaggio di prodotti di contrabbando, i finanzieri della compagnia della guardia di finanza di Casalnuovo di Napoli hanno individuato una sospetta area di parcheggio di circa 5mila mq nella nuova area Pip della città alla destra del fiume Sarno.
All’interno dell’area predisposta alla sosta, le fiamme gialle hanno ritrovato ben due autocarri utilizzati come luogo di stoccaggio di sigarette di contrabbando.
Il flusso in entrata ed uscita è stato monitorato dai finanzieri consentendo loro di sottoporre a controllo un automezzo in uscita. L’atteggiamento sospetto del conducente, un 35enne di Striano Ignazio Boccia, originario di San Giuseppe Vesuviano, ha spinto le fiamme gialle a verificare la legalità del trasporto. (Il testo continua dopo il video)
Fortuna per l’uomo che al momento non trasportava tle. In seguito, gli uomini del comando provinciale hanno voluto verificare, insieme al conducente, l’intera area di sosta e tutti i veicoli presenti. Da tale controllo sono stati rinvenuti circa 8 tonnellate di sigarette dal valore stimato di circa 1,5 milioni di euro.
Il conducente, responsabile di tutta l’area, è stato tratto in fragranza di reato e posto a disposizione dell’autorità giudiziaria di Torre Annunziata. I due automezzi, invece, sono stati sequestrati.
Continua quindi la lotta ai traffici illegali al fine di garantire, soprattutto, la tutela dei consumatori. Grande impegno e soddisfazione, dunque, per gli uomini del comando provinciale della guardia di finanza. Appena pochi giorni fa i finanzieri hanno effettuato una vasta operazione nelle province di Parma e di Bologna, interrompendo un traffico di sigarette di contrabbando provenienti dall’hinterland vesuviano.
L’inchiesta sulle tonnellate di sigarette in questione è ancora in corso e ne è interessata anche la Direzione Distrettuale Antimafia (Dda) di Napoli.
Raffaele Massa
