Carmine Alfano che rappresenta 5 delle 9 liste a sostegno di Ascione, sconfitto alle primarie della coalizione di centrosinistra, è stato il primo a prendere la parola. Non sono mancati i ringraziamenti per coloro che lo hanno accompagnato e sostenuto durante la campagna delle primarie: “La forte partecipazione alle primarie e le tante persone che mi hanno votato sono la dimostrazione – ha affermato – che Torre Annunziata vuole un cambiamento, vuole risorgere. Devo ringraziare le cinque liste che mi sostengono, in particolare Carlo Iavarone che ha messo su Generazione 2.0: una squadra di giovani fortemente motivati.
Con Ascione – ha aggiunto Alfano – c’è un confronto continuo e costruttivo. La squadra è formata da uomini nuovi e selezionati a cui non mancherà il mio sostegno, non si tratta dei soliti gazzettieri di palazzo. Torre Annunziata deve essere libera da patti striscianti, serve un’alternativa strategica. È necessaria un’offerta che sia congrua e ben strutturata. Chi vota Ascione – ha concluso – sceglie il nuovo, sceglie un’amministrazione pulita e trasparente”.
Per Alessandro Baiano, Orgoglio Campano, “Enzo Ascione dovrà essere il sindaco. Perno della prossima amministrazione che dovrà realizzare la valorizzazione del territorio”.
Nell’affermare il proprio sostegno al candidato del centrosinistra, il deputato di Campania Libera, Giovanni Palladino, ha chiesto al Partito Democratico di “non litigare per qualche delegato di meno, ma di occuparsi dei problemi della gente”.
Gli ha fatto eco l’on. Raffaele Topo che ha confermato che ci sarà una squadra che supporterà “passo passo l’amministrazione”.
Ha concluso la conferenza stampa il candidato sindaco, Enzo Ascione, che si è detto fortunato perché ci sono le condizioni per realizzare dei sogni. L’aspirante alla poltrona di primo cittadino vuole “guardare al futuro”. Se c’è una grande spinta motivazionale, è possibile realizzare tutto. “Il lavoro che la coalizione ha iniziato, deve continuare. Non c’è contrapposizione, il Pd non è egemone, ma è democratico. Quindi, deve saper mettere tutti a confronto e dare indicazioni di carattere politico. Cinque anni fa non ero del Pd, ma non ho perso per questo i miei valori. Allora fondammo una lista, ma non si va da nessuna parte con le scissioni; è necessario stare tutti insieme, uniti, per vincere le sfide. Dunque anche questa coalizione deve avere le capacità di stare insieme e continuare unita”.
Roberta Miele